E’ tempo di bilancio anche per l’ INPS, l’ Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, che per la prima volta stende la sua Relazione sul 2012 dopo l’ accorpamento di altri due storici enti dello Stato italiano, l’ Enpals e l’ Inpdap.
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Adesso, infatti, l’ Inps tratta anche le pensioni dei dipendenti pubblici ma la fusione non sembra, almeno per il momento, aver giovato troppo alle finanze dell’ Istituto. Dai bilanci 2012 risulta infatti che il saldo presenta un rosso da 9 miliardi, generato in massima parte dai pagamenti relativi alla nuova gestione Inpdap, ma di certo non aiutato neanche dal capitolo delle uscite, che sono state comune superiori alle entrate (385.892 milioni di euro contro 376.896 milioni).
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Dal punto di vista delle sole pensioni, infatti, l’ INPS ha erogato durante lo scorso anno 261,3 miliardi di euro di previdenza, che vanno a beneficiare un totale di oltre 15 milioni di cittadini e ammontano nel complesso al 15,8% del Prodotto Interno Lordo Italiano.
E pensare, tuttavia, che i versamenti mensili per la maggior parte delle persone – la metà all’ incirca dei beneficiari – restano comunque al di sotto dei mille euro, mentre per un terzo di questi la pensione mensile oscilla addirittura trai 500 e i 1000 euro.