Licenziamento per giusta causa: uso della carta di credito aziendale per acquisti personali
Usare la carta di credito messa a disposizione del lavoratore per eventuali spese legate allo svolgimento del suo compito non è un reato, ma, dal momento che la carta di credito è uno strumento ‘delicato’, il fatto che il datore di lavoro la affidi ad un dipendente è un indicazione della fiducia che questi ripone in lui.
Quindi, usarla per un acquisto personale, vuol dire venire meno a quel tacito patto di fiducia che si è stretto con il datore di lavoro quando si ha accettato di utilizzarla. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza 6965/2010.
► Cos’è il licenziamento per giusta causa?
Licenziamento per giusta causa: cessione a terzi del computer aziendale
Gli strumenti che vengono messi a disposizione dal datore di lavoro per lo svolgimento della propria mansione, devono restare in mano del dipendente. Così ha decretato la Corte di Cassazione con l’ordinanza 2056/2011, nella quale ha ratificato il licenziamento per giusta causa di un dipendente licenziato perché ha ceduto il pc aziendale ad una terza persona.
La cessione del computer a terze persone estranee all’azienda, infatti, mette in mano di soggetti non autorizzati le informazioni riservate dell’azienda stessa, mettendone a rischio la sicurezza informatica.
I motivi del licenziamento per giusta causa
Infedeltà all’azienda e scarso rendimento
Mancata comunicazione delle assenze e falsi certificati
Irreperibilità e cumulo di impieghi
Outsourcing e ridimensionamento
Comportamenti scorretti nei confronti del datore di lavoro
Uso privato degli strumenti aziendali
Eccessi nella condotta professionale e privata
Uso improprio del telefono privato e aziendale
Altri motivi di licenziamento per giusta causa