Le Piccole e Medie Imprese – PMI – svolgono un ruolo centrale nell’ economia italiana ed europea, che solo in minima parte è costituita dalle grande aziende multinazionali. Sebbene la loro salute e vitalità sia di fondamentale importanza per il mondo economico globale, queste ultime svolgono spesso la loro attività all’ ombra delle più grandi realtà imprenditoriali e, a causa della congiuntura negativa, stanno subendo i rovesci peggiori della crisi economica.
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Nel nostro Paese, inoltre, le conseguenze del duraturo stato di recessione dell’ economia nazionale sono aggravate dal grande onere comunque rappresentato dalla pressione fiscale, che costituisce una delle principali voci di spesa per le PMI del Paese.
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Secondo gli ultimi dati diffusi dall’ Eurostat, infatti, l’ Italia è infatti al quarto posto tra i Paesi dell’ Eurozona per il livello raggiunto dal peso delle tasse rispetto al prodotto interno lordo.
Per capire quanto sia reale questo stato di cose e per capire quanto incidano tasse e burocrazia nella gestione quotidiane di una PMI italiana basta dare un’ occhiata alle scadenze fiscali annuali raccolte nell’ elenco che proponiamo qui di seguito, che, lungi da essere esaustivo, raccoglie i principali oneri fiscali richiesti alle piccole aziende italiane.
- presentazione dell’ Unico
- dichiarazione Irap o presentazione degli studi di settore
- 12 scadenze per il pagamento dell’ Iva
- 4 scadenze per il pagamento della Tares
- 3 scadenze per l’ autocertificazione dell’ Iva nelle ritenute sugli appalti.