Proprio in questi giorni il Parlamento sta lavorando assiduamente sul testo del nuovo disegno di legge che traccerà le direttive della futura riforma del catasto, da tempo riconosciuta come una delle “emergenze” amministrative e fiscali del Paese.
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La riforma del catasto sarà infatti propedeutica anche alla ridefinizione dell’ intero sistema di tassazione degli immobili in Italia, i cui limiti sono stati recentemente messi in luce dalla complessa vicenda dell’ IMU e dalle sue numerose conseguenze.
> Perché è urgente la riforma del catasto
L’ ultimo aggiornamento delle rendite catastali in Italia risale infatti al 1990, ma si è trattato, oltretutto, di una operazione comunque parziale, che non ha apportato grandi miglioramenti alla situazione contributiva generale, accentuando, invece, in alcuni casi, le possibili incongruenze nella tassazione delle diverse tipologie di immobili.
Il testo del nuovo ddl per la riforma del catasto, invece, apporterà alla legislazione una serie di importanti novità fiscali. Ecco le principali.
- Una nuova rivalutazione delle rendite catastali, maggiormente in linea con i valori di mercato, con la nuova definizione di tutti gli indici e i parametri necessari al calcolo
- Il passaggio dall’ uso dei vani come unità di misura a quella dei metri quadri, maggiormente oggettiva
- La presa in considerazione di caratteristiche edilizie degli immobili, della localizzazione e della loro destinazione d’ uso
- La considerazione del valore di mercato degli immobili su base statistica – media del valore delle compravendite registrato negli ultimi tre anni.