La Banca Centrale Europea, BCE, ha confermato ancora una volta la propria fedeltà alla politica monetaria inaugurata alcuni mesi fa con l’ abbassamento del tasso del denaro al suo minimo storico. Il numero uno dell’ Eurotower, Mario Draghi, ha infatti assicurato che il costo del denaro verrà tenuto sullo 0,5% ancora per un periodo di tempo prolungato, e, se necessario, i tassi di interesse verranno ulteriormente abbassati.
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E anche se si prevede che la morsa del credito non allenterà le sue ganasce sull’ Eurozona, la liquidità rimarrà abbondante per tutto il tempo che occorrerà.
Il governatore della Banca Centrale Europea ritiene infatti che la ripresa economica di cui sarà protagonista l’ Europa nel prossimo autunno e nell’ ultima parte dell’ anno sarà ancora molto debole, mentre le spinte inflazionistiche potranno rimanere di media entità.
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Restano, inoltre, ancora aperte le questioni relative al mercato del lavoro e al consolidamento dei bilanci pubblici, che di certo non favoriranno il decollo dell’ economia europea. Riforme strutturali da parte dei governi e lotta dura alla disoccupazione sono quindi le politiche che la BCE suggerisce alle nazioni dell’ unione monetaria, unite ad una revisione delle politiche fiscali.
A partire dall’ autunno, intanto, una riforma dei canali di comunicazione in vista di una maggiore trasparenza interesserà proprio l’ Eurotower.