Il mondo del lavoro, in Italia, sta affrontando un momento di crisi e gli elementi in gioco sono numerosi. Abbiamo le imprese che gravate dalle imposte, faticano ad allocare la produzione, hanno difficoltà ad esportare i prodotti, ad assumere personale e soprattutto giovani.
►La cessione del quinto su Poste Italiane
Il tasso di disoccupazione, in Italia, come in Grecia e come anche in Europa, è in aumento e soprattutto in riferimento alle nuove generazioni. In questi giorni, però, pensando all’Italia, viene alla mente soprattutto la situazione dei postini, dei portalettere che tanto hanno caratterizzato il nostro sistema epistolare colorando l’immaginario collettivo.
Uno sguardo più malizioso al mondo dei postini è stato offerto dalla riflessione dei sindacati che si lamentano degli ulteriori tagli di personale che rallentano il servizio mettendo le briglie alla burocrazia e alla società tricolore. La denuncia più esplicita è stata quella della UIL del Lazio che ha voluto mettere le mani nel dramma di Poste Italiane.
►I nuovi libretti di risparmio postale
Oggi, infatti, gli uffici postali sono colmi di giacenze e non solo di raccomandate, ma anche di bollette mai recapitate e già scadute, riviste fornite in abbonamento, convocazioni per concorsi pubblici o anche citazioni giudiziarie. Insomma, per colpa dei postini, l’Italia rallenta.
Il taglio di 6000 portalettere, quindi, appare sconsiderato ed è necessario provvedere al più presto alla riorganizzazione del mercato.