Il Fondo Monetario Internazionale e l’Unione Europea hanno concesso, in totale, 530 miliardi di euro ai paesi del’Europa che si trovavano nelle condizioni peggiori per cercare di salvare queste economie e evitare, di conseguenza, un duro contraccolpo per tutti gli altri paesi. Ma che fine hanno fatto questi soldi? Quali sono stati i risultati di questa iniezione di liquidi?
La maggior parte dei fondi di aiuti sono stati destinati a finanziare i debiti delle banche. E’ successo in Irlanda, dove degli 85 miliardi ricevuti, 64 sono andati nelle casse degli istituti di credito, devastate da anni di finanza e investimenti poco oculati.
Lo stesso è accaduto anche per altri paesi, come il Portogallo, la Grecia e la Spagna dove però, nonostante gli aiuti e i dolorosi interventi dei governi sulla spesa pubblica e sulla pressione fiscale, i risultati stanno arrivando più lentamente. La situazione che preoccupa ancora è quella della Spagna, dove la ricapitalizzazione di alcune delle banche più importanti è appena avvenuta e la popolazione continua a soffrire per la mancanza di lavoro (il tasso di disoccupazione è arrivato al 25%).
Un altro Paese che sta allarmando parecchio è Cipro. Il paese, secondo Standard’s & Poor, è a serio rischio default, e potrebbe diventare la bomba ad orologeria per tutto il sistema.