La crisi e la recessione economica prima o poi colpiscono, in maniera indiscriminata, tutti i Paesi europei. Anche quelli per lungo tempo dati come più solidi e inattaccabili. Stiamo parlando, nel caso specifico, della Germania, da tempo ritenuta, anche per i valori di crescita che è riuscita nel tempo a conservare, la più salda e sana economia dell’ Unione Europea.
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Ma i tempi sembrano essere cambiati anche per i lavoratori tedeschi, che affrontano, da qualche tempo a questa parte, il peso della recessione. Una recente indagine realizzata dal Bundesagentur fuer Arbeit (BA, ovvero l’ Ufficio federale per il lavoro e il collocamento) afferma che oggi molti lavoratori tedeschi sono costretti a svolgere un doppio lavoro per cercare di mantenere a fine mese lo stesso reddito e dunque lo stesso tenore di vita.
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I lavoratori tedeschi interessati da questo fenomeno sarebbero anzi in totale il 9,1% degli occupati, cioè 2,66 milioni: cifre, tra l’ altro in costante crescita rispetto al 2011, in cui il fenomeno – raddoppiato negli ultimi 10 anni – era più contenuto.
Anche per la Germania, dunque, sembrano valere le soluzioni salva – reddito che hanno trovato applicazione sia in Italia che in Francia, attraverso cui i lavoratori cercano di rispondere ai morsi della crisi.