La classifica stilata dall’Economist Intelligence Unit (EIU) – società indipendente che fa capo al gruppo dell’Economist – riserva delle grandi novità: in questo 2013 il paese che crescerà di più in assoluto è Macao, piccola regione sotto il controllo amministrativo della Cina, che, grazie alla legalizzazione del gioco d’azzardo, vedrà una crescita del Prodotto Interno Lordo pari al 14%.
Anche le altre posizioni della classifica sono riservate a paesi lontani dal vecchio continente. Al secondo posto c’è, infatti, la Mongolia – la cui economia sarà spinta dallo sfruttamento dei giacimenti di rame e oro – seguita dalla Libia, sulla scorta del cambio ai vertici del governo.
A seguire troviamo Gambia, l’Angola e Bhutan e, solo al settimo posto, la Cina, il cui PIL crescerà dell’8%.
Una classifica a parte è stata fatta per l’Europa. Il Vecchio Continente soffre e i suoi paesi non hanno buone prospettive. La Grecia sarà il paese che dovrà affrontare le maggiori difficoltà, e con lei anche la Spagna e il Portogallo. Ma alla fine di tutto c’è anche una buona notizia: l’Italia, con tutti i suoi problemi, potrebbe avere un anno migliore di quello dell’Olanda.
E gli Stati Uniti? Nessun posto in classifica per la federazione di Obama. Il Fiscal Cliff è stato evitato, ma la situazione rimane in stallo.