Sono sempre più numerose le imprese italiane costrette a chiudere causa fallimento. Nonostante le avvisaglie della ripresa, infatti, che in realtà sembra aver interessato più le altre nazioni europee che il nostro Paese, la situazione per il mondo dell’ imprenditoria italiana resta ancora molto dura a causa del perdurare della crisi economica. E le chiusure continuano ad aumentare.
>Cresce il numero delle imprese nel secondo trimestre 2013
A rilevarlo sono i dati della Camera di Commercio di Monza e Brianza, che per il solo mese di giugno 2013 registra la chiusura di 126 mila imprese, tra quelle che hanno avviato una vera e propria procedura di fallimento e quelle che invece hanno avviato dei concordati preventivi.
>Per le imprese record di fallimenti e liquidazioni nel primo trimestre 2013
Dall’ inizio dell’ anno, invece, tra il mese di gennaio 2013 e quello di giugno dello stesso anno i fallimenti rilevati sono stati addirittura 6500, con un aumento del 6,5% rispetto allo stesso periodo dell’ anno precedente. Sulla base di questi ultimi dati, quindi, le chiusure quotidiane per fallimento hanno raggiunto quota 39 al giorno.
Si accoda a questo fenomeno, inoltre, anche quello della chiusura della chiusura delle aziende storiche del Paese. Tra il 2008 e il 2012 hanno chiuso in Italia più di 9 mila imprese attive da più di 50 anni.