La categoria catastale degli immobili collabenti
In alcuni post pubblicati in precedenza abbiamo visto che a livello fiscale esistono due modi per non pagare più le tasse sugli immobili che un tempo erano in condizioni di abitabilità e quindi anche soggetti ad una rendita catastale, ma che, con il passare del tempo, in mancanza di lavori di mantenimento e di ristrutturazione, sono precipitati in condizioni di fatiscenza e comunque di non agibilità.
> Come non pagare le tasse sugli immobili non più abitabili
Per tutti questi immobili è possibile non pagare più le tasse dovute modificando la categoria catastale e richiedendo agli uffici del catasto l’ inserimento delle unità immobiliari all’ interno della categoria degli immobili collabenti – F2.
> Come non pagare le tasse sugli immobili non abitabili – Quali sono gli immobili collabenti
Come richiedere al catasto l’ inserimento delle unità immobiliari all’ interno della categoria degli immobili collabenti – F2.
Per attuare questa modifica i relativi proprietari devono presentare all’ Agenzia delle Entrate una apposita documentazione. La documentazione in oggetto sarà composta da:
- una apposita domanda di modifica della categoria scritta da parte di un tecnico abilitato che comprovi l’ effettiva inagibilità e inabitabilità dell’ immobile
- una adeguata e dettagliata documentazione fotografica che comprovi lo stato di fatiscenza e di non abitabilità
- una autocertificazione scritta dal proprietario che comprovi che l’ immobile in oggetto non dispone degli allacci alla rete dei servizi, nello specifico cioè acqua, luce, gas.
In questo modo gli immobili in questione non saranno più soggetti a tassazione perché non più producenti rendita immobiliare.