Anche l’associazione dei Commercianti emette il proprio verdetto in merito all’andamento dei consumi degli italiani per la fine dell’anno in corso. E sebbene da tutta Italia sia attesa con grande ansia quella ripresa economica che viene profetizzata soprattutto in Europa e da alcune voci ufficiali del Governo, il mondo del commercio resta ancora ancorato a dati e a previsioni piuttosto negative.
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Per il Centro studi della Confcommercio, infatti, nel corso del 2013 il Prodotto Interno Lordo italiano subirà un calo dell’ 1,7%, previsione che si avvicina del tutto a quella già emessa dall’ Istat solo pochi giorni fa, mentre per quanto riguarda i consumi si avranno cifre ancora più negative di quelle che si sono potute osservare in passato. I consumi, infatti, subiranno entro la fine del 2013 un vero e proprio tracollo, dovuto alla perdita di un 2,4%.
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Il presidente della Confcommercio, Giorgio Sangalli, ha quindi commentato questi dati dicendo che una eventuale ripresa economica ancora purtroppo non dà segni nell’economia reale. E se effettivamente a partire dal mese di ottobre dovesse scattare anche l’aumento dell’Iva, oltre ad avere effetti decisamente negativi sul commercio, la cosa potrebbe generare, oltre che un aggravarsi della crisi economica, una vera e propria crisi sociale.
La ripresa, dunque, se effettivamente ci sarà nel corso del 2014, sarà caratterizzata da cifre molto modeste, quantificabili in un piccolo incremento dello 0,5%, che sarà motivato da una generale ripresa degli investimenti, pari allo 0,9% e ad un aumento della domanda estera netta.