Proprio in queste ore continuano, da parte del Governo, i lavori per la definizione del Def, il documento di Economia e Finanza sulla base del quale dovrà essere impostata, nell’immediato futuro, non solo la Legge di Stabilità, che verrà delineata entro il mese di ottobre, ma anche la politica italiana di respiro un poco più ampio. Nel Def, infatti, troveranno posto tutte quelle indicazioni economiche che struttureranno le scelte politiche dei prossimi mesi.
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E proprio per questo motivo c’è grande attenzione sui dati relativi alla situazione dei conti pubblici italiani che saranno inseriti all’interno di questo documento, da cui potrebbe dipendere la possibile attuazione di una nuova manovra economica o addirittura la riapertura di una procedura di infrazione per eccesso di deficit dal parte della Commissione Europea.
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Ma l’Agi, proprio in queste ultime ore, ha diffuso la notizia secondo cui fonti ufficiali del Governo avrebbero stimato l’ammontare dell’attuale rapporto deficit – PIL – da inserire all’interno del Def – al 3-3,1%. Se effettivamente i tecnici del Ministero dell’Economia arriveranno ad inserire nel Def tali dati, per l’Italia potrebbero aprirsi degli scenari fino ad oggi non prospettati. Il Paese non rispetterebbe, infatti, il tetto del 2,9% del rapporto debito – PIL imposto dall’Europa e dal relativo patto di stabilità, esponendosi così alle conseguenze di rito.
All’interno dei confini nazionali, invece, ci sarebbe la necessità di correre ai ripari programmando ulteriori interventi di contenimento, anche se per il momento il Ministero dell’Economia non ha ancora accennato alla necessità dell’attuazione di una nuova manovra economica.