La prima rata della Tares si pagherà a luglio e non più ad aprile. È questo quanto approvato dall’aula del Senato in prima lettura e relativamente al decreto rifiuti n. 1/2013. Un emendamento ha modificato il decreto e ha disposto la proroga.
► Il 2013 è l’anno di Tares e Tobin Tax
Questo slittamento serve per permettere al nuovo governo che uscirà dalle elezioni di febbraio di modificare la norma. L’obiettivo è quello di riportare la Tares ad essere una tariffa e non una imposta patrimoniale nascosta.
La proposta di differire il pagamento della prima rata della Tares era stata approvata all’unanimità in commissione Ambiente, ma poi era stata bocciata dalla commissione Bilancio. La questione era la copertura. Alla fine si è trovata una soluzione.
► Nel 2013 tasse in aumento del per 14,7 miliardi
Il decreto passa ora alla Camera che dovrà esaminarlo. Nel decreto non c’è solo la Tares, ma anche la questione dei contributi a favore delle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto per la ricostruzione. Il decreto così come è stato approvato al Senato prevede che i contributi passino dall’80% al 100%. I contributi copriranno quindi integralmente le spese per la ricostruzione.
► La Tares sarà più alta della Tarsu
Tra gli altri emendamenti che sono stati approvati c’è il fatto che si estende la proroga delle gestioni commissariali per l’emergenza idrica nelle Eolie.