Accendere un mutuo significa quasi sempre impegnarsi ad onorare un impegno finanziario notevole, di medio o lungo termine, la cui durata può variare dai 5 ai 30 o ai 40 anni. La scelta di stipulare un contratto di mutuo, quindi, non deve essere fatta con leggerezza, ma valutando attentamente la propria situazione finanziaria e patrimoniale. Per questo motivo è opportuno non solo conoscere in maniera approfondita il prodotto finanziario che si decide di sottoscrivere, ma anche le conseguenze di medio e lungo termine a cui si va incontro dal punto di vista personale.
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La prima cosa da prendere in considerazione quando si decide di stipulare un contratto di mutuo per l’acquisto di una nuova abitazione è l’importo totale che l’intermediario – banca o altro istituto di credito – è disposto al concedere al cliente – il mutuatario. In merito a questo aspetto, infatti, è necessario sapere che le banche non concedono quasi mai ai clienti finanziamenti il cui importo supera l’80% del valore complessivo dell’immobile che si decide di acquistare.
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Il valore complessivo dell’immobile, inoltre, viene stabilito dall’intermediario stesso attraverso la redazione di una perizia realizzata da un esperto – consulente o altro professionista – che lavora per l’intermediario.
Solo in via eccezionale gli istituti di credito possono decidere di concedere un finanziamento il cui importo totale supera l’80% del valore dell’immobile, ma in questo caso al cliente mutuatario vengono richieste maggiori garanzie e offerte condizioni che possono essere meno favorevoli.