Volkswagen prova a lasciarsi alle spalle il Dieselgate
Prevista per il 2016 una discesa degli utili pari al 5%.
Prevista per il 2016 una discesa degli utili pari al 5%.
La società, tuttavia, nega. Nel frattempo, però, il titolo inizia la settimana con un netto ribasso e passa anche da una sospensione nei primi minuti di contrattazioni. Il settore europeo paga queste notizie, ma non ai livelli della casa italo-americana.
La casa automobilistica ha ammesso di aver manipolato i test.
Nel mirino degli avvocati statunitensi è finito anche l’attuale Ceo Matthias Mueller, assieme naturalmente al suo predecessore Martin Winterkorn e ad altri manager del gruppo. Mueller nella fattispecie dovrà rendere conto personalmente in ben tre class action che sono state depositate lunedì scorso alla corte distrettuale di San Francisco.
Inchiesta della Guardia di Finanza in Porsche circa produzione e distribuzione dei veicoli.
Lo scandalo, secondo il Financial Times, sarebbe stato segnalato a Bruxelles già due anni fa.
Le indagini si ampliano fino ad arrivare alle precedenti annate e ai motori più vecchi. Nuovi guai per la casa di Wolfsburg.
Il brand tedesco fa registrare un aumento delle immatricolazioni mensili dell’8,3% a 325.497 unità e una quota in discesa dal 23,7% al 23,3%.
Le perquisizioni, stando a quanto riportano le agenzie di stampa, sono state disposte dalla procura di Verona che ipotizza il reato di frode in commercio successivamente allo scandalo sulle emissioni truccate negli Usa, che da lì ha coinvolto il gigante della Germania su scala mondiale.
Nissan, nella fattispecie, rileverà 506 milioni di azioni Mitsubishi ad un prezzo unitario di 468,52 yen, per un ammontare complessivo pari a circa 2,2 miliardi di dollari.