Ennesima tensione per la guerra commerciale. Borse europee restano positive
Domani sarà una giornata in cui le Borse potrebbero essere volatili, specie quelle americane
Domani sarà una giornata in cui le Borse potrebbero essere volatili, specie quelle americane
I titoli del settore bancario sono in attesa di conoscere il rating degli investitori.
Il contraccolpo dopo l’uscita del Regno Unito dall’Ue pare essere stato superato dai mercati, non senza riserve. Per chi si attendeva un tracollo generalizzato dei mercati, le prime due giornate di contrattazioni (venerdì 24 e lunedì 27 giugno) post-urne sembravano aprire a una crisi di proporzioni bibliche. Ma nei successivi quattro giorni la maggior parte dei listini si è rimessa in corsa, aggrappandosi con tutte le forze ai messaggi non troppo velati lanciati dalla Banche centrali
Le banche sono ancora il settore più ‘caldo’ nell’estate di Piazza Affari e trattano sul fondo del listino dopo che la Germania ha stoppato l’idea del governo italiano di procedere a un piano per puntellare definitivamente i bilanci degli istituti, in deroga alle norme sui bail-in che prevedono il coinvolgimento di risparmiatori e investitori prima che dei soldi pubblici.
I dati sono ‘terrificanti’. In soli quattro giorni i mercati hanno bruciato 4.000 miliardi di dollari. Milano, uno dei listini più colpiti, continua a leccarsi le ferite. Le vendite sono state incessanti.
Calma e cautela prevalgono sui listini, in attesa del voto di domani in Gran Bretagna.
I dati potrebbero variare il sentiment di Wall Street e influenzare la Fed circa il ritocco del costo del denaro.
I mercati trattano in attesa della Fed.
Dal punto di vista macroeconomico la giornata non presenta spunti di rilievo nel Vecchio continente: dagli Stati Uniti, invece, arriveranno gli ordini di beni durevoli per marzo e l’indice Case-Shiller sui prezzi delle case per il mese di febbraio.
I paesi produttori di petrolio non sono riusciti a raggiungere nessun accordo sul congelamento dell’offerta mondiale, eppure malgrado tutto il greggio ha mostrato segnali di recupero.
Le Borse Ue hanno pertanto terminato la seduta in rialzo, anche grazie alla fiducia delle imprese tedesche.