Privatizzazioni, Padoan rinvia il pacchetto
Per il momento Enel non sarà ceduta.
Per il momento Enel non sarà ceduta.
Un emendamento non stabilito con il governo, ma che potrebbe essere utile al Tesoro per detenere fermamente il controllo di Eni ed Enel se dovessero esserci cessioni di nuove quote.
Per spingere la sottoscrizione delle azioni da parte degli stessi dipendenti, il decreto prevede diritto a “quote dell’offerta riservate, o benefici in termini di prezzo.
Non è ancora sicuro di restare in carica. L’attacco di
Il governo ha approvato il piano, spianando la strada alla privatizzazione parziale
Tra le principali dismissioni, per valore della partecipazione, sarà il 3% di Eni che nell’andamento di borsa vale circa 2 miliardi di euro.
L’Europa ha apprezzato il piano di privatizzazioni messo in campo dall’Italia che servirà ad abbattere il debito pubblico per un totale di 10 o 12 miliardi di euro.
Otto grandi nomi di società italiane – Eni, Sace, Grandi Stazioni, Enav, Stm, Fincantieri, Cdp Reti e il gasdotto Tag – in tutto o in parte controllate dallo Stato.
Secondo le intenzioni del Governo la privatizzazione delle società statali o di parti di esse, dovrebbe essere di importanza strategica per contenere il grande debito pubblico italiano.
Il Presidente del Consiglio ha annunciato inoltre la risoluzione del problema della crescita nel 2014 e l’attuazione del programma di riforme.