Il danno causato dai dazi doganali e dai vari altri ostacoli che impediscono la libera circolazione delle merci ammonta, secondo quanto riportato dal Rapporto 2013 sulle barriere al commercio e agli investimenti della Commissione europea ad una cifra che oscilla tra i 90 e i 130 miliardi di euro.Sono tanti gli ostacoli che frenano lo sviluppo economico: si va dai classici dazi doganali ai controlli eccessivi, passando per le assicurazioni obbligatorie e i divieti che ogni paese mette alle merci in entrata come a quelle in ufficio. Secondo gli esperti della Commissione Europea l’eliminazione di queste barriere porterebbe ad evidenti ed immediati benefici, il primo fra tutti la crescita del pil di circa 2 punti percentuali, pari a circa 25o miliardi di euro.
Più merci che si muovono liberamente tra i 27 paesi che fanno parte dell’Unione Europea, il che sarebbe possibile se tutti gli accordi e i trattati per il libero scambio venissero ratificati, vuol dire più ricchezza e, quindi, anche più lavoro: la Commissione Europea stima che i nuovi posti di lavoro potrebbero essere circa 2 milioni.
Tra i trattati in via di ratificazione presi in considerazione dal rapporto ci sono quello con l’India, con il Canada, e infine,anche se le trattative sono iniziate da poco tempo, quelli con gli Stati Uniti e il Giappone.