Fondamentale in agricoltura, nel comparto industriale e in quello della produzione di energia, l’Acqua risulta essenziale in qualsiasi tipo di attività umana.
E l’incremento della popolazione mondiale non fa che accrescere la sete del pianeta. Secondo la società di consulenza McKinsey la domanda di Acqua è destinata ad aumentare del 60% entro il 2030 e, nelle condizioni attuali, le richieste potrebbero superare l’offerta del 40 per cento. A preoccupare è la continua crescita della domanda spiega Rbs Bank. Gran parte dell’utilizzo di questa risorsa è appannaggio del comparto agricolo e di quello legato alla produzione di energia elettrica che secondo le stime rappresentano rispettivamente il 70 e il 15% dei consumi totali (nel caso del settore energetico la quota sale al 57% in Europa, dati AIE).
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Non sono solo le “vecchie” centrali nucleari o a carbone a sprecare enormi quantità di Acqua per raffreddare gli impianti, nel settore minerario anche una tecnica più recente come il fracking (la fratturazione idraulica con cui si estraggono petrolio e gas) comporta un elevatissimo fabbisogno di Acqua (e spesso provoca l’inquinamento delle falde). Nuove tecnologie che promettono di ridurre i consumi dovranno essere utilizzate di concerto con misure per incrementare l’offerta. Importanti passi avanti negli ultimi anni sono stati fatti nel campo della desalinizzazione dell’Acqua marina, particolarmente sviluppata in Medio Oriente (dove si trova il 38% della capacità globale). Un altro metodo (dai discutibili impatti ambientali) è rappresentato dal “reindirizzamento” dei corsi d’acqua. Si tratta di una pratica particolarmente in auge in Cina che al 7% delle risorse mondiali di Acqua contrappone il 20% della popolazione. Le riserve idriche del dragone per il 77% sono concentrate nel Sud del paese mentre è nella parte settentrionale che si trovano la maggior parte delle terre coltivabili (64%) e il 40% della produzione industriale.