Un primato che è tutt’altro che negativo e interessa il nostro Paese: l’Italia è tra i primi paesi al mondo per numero di acquisti fatti e conclusi tramite smartphone, un dato che adesso sarà utile al marketing per tracciare nuove e competitive linee di business.
DigitasLbi scriveva così ad aprile:
Iperconnesso sempre e ovunque grazie a smartphone e tablet, pronto a scandagliare la rete alla ricerca di promozioni personalizzate, combattuto tra lo shopping online e i negozi tradizionali. E ancora: più attento ai consigli di amici e familiari e meno alle opinioni di blogger e influencer. Ecco il ritratto del consumatore secondo la nuova edizione del ‘Connected Commerce’, una ricerca condotta da DigitasLBi in 17 Paesi, che tratteggia le abitudini d’acquisto degli utenti e delinea il futuro del retail.
Adesso prendiamo nota dell’aumentata propensione degli italiani al commercio elettronico attraverso gli smartphone tanto che possiamo posizionarci nelle prime tre posizioni mondiali dietro i cinesi e alla pari degli spagnoli. Più scettici e prudenti, inglesi, francesi e tedeschi.
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In cima alla classifica del commercio connesso, quindi, c’è la Cina, in cui si parla sempre più spesso delle novità tecnologiche applicate all’esperienza di acquisto. Soltanto dopo la Cina vengono Italia e Spagna, Paesi che hanno a quanto pare hanno accolto con molto entusiasmo la possibilità di utilizzare smartphone durante lo shopping on e offline.
Nei prossimi uno o due anni aumenterà la domanda di e-commerce nel largo consumo e nel cosiddetto carrello virtuale finiranno soprattutto prodotti per la cura della casa e della persona, seguiti da drogheria alimentare, bevande e farmaci da banco.