Sono stati aggiornati gli importi minimi retributivi, nonché i contributi dovuti al lavoratore domestico nel 2014. L’effetto è a partire dal 2014 e la situazione coinvolge numerosi livelli: A, B, D super. Vale, dunque, la pena conoscere nel dettaglio le nuove norme.
Successivamente alla Circolare 23 pubblicata in data 10 febbraio 2014, l’Inps ha aggiornato il valore dei contributi per i lavoratori domestici. Le retribuzioni orarie effettive fino a 7,86 euro hanno un contributo orario di 1,39 euro, comprensivo della voce relativa alla cassa unica assegni familiari (Cuaf).
Se la retribuzione è compresa tra 7,86 e 9,57 euro, il contributo è di 1,57 euro e sale a 1,91 euro in caso di retribuzioni oltre i 9,57 euro.
Se l’impiego è superiore a 24 ore alla settimana si applica un contributo di 1,01 euro a fronte di una retribuzione oraria convenzionale di 5,06 euro.
> Aggiornamento delle retribuzioni e dei contributi per le colf
Per i contratti a tempo determinato, all’importo dei contributi va aggiunto l’1,40% della retribuzione convenzionale che serve per finanziare l’Aspi.
Per quanto concerne il contributo Cuaf, l’Inps ricorda che è dovuto tranne che per rapporti di lavoro tra coniugi, se il datore di lavoro è titolare di indennità di accompagnamento. Per i rapporti tra partenti o affini, entro il terzo grado conviventi quando riconosciuto ai sensi di legge vale la stessa prassi da applicare.
Sia per quanto concerne i minimi retributivi che i contributi, gli importi si applicano a partire dal primo gennaio del 2014.
Ci sono, per quanto concerne entrambe le fasi, dei casi particolari. Ad esempio, per il livello A il minimo orario passa a 4,47 euro. Se il contratto è a termine si deve aggiungere per finanziare l’Aspi un 1,4%.