Meridiana Fly è stata appena autorizzata dall’Agenzia nazionale per l’aviazione civile del Brasile a operare sui cieli del paese sudamericano sia con voli cargo che passeggeri. Ma a rovinare la festa alla compagnia aerea creata dall’Aga Khan ci ha pensato la Guardia di Finanza, con un blitz compreso nell’inchiesta aperta dalla procura di Tempio in relazione all’Operazione Air Italy.
Durante la mattinata di ieri gli uomini del Gico della Gdf di Cagliari, su disposizione del procuratore Domenico Fiordalisi, hanno perquisito per tutta la giornata le sedi delle società del gruppo, in Sardegna e nella penisola, sequestrando faldoni e le memorie di diversi computer. All’interno del registro dell’inchiesta risultano iscritti quali indagati il presidente della holding Meridiana spa, Marco Rigotti, gli ex amministratori delegati di Meridiana fly Massimo Chieli – che è stato in carica fino al luglio del 2011 – Giuseppe Gentile, già fondatore di Air Italy, e Roberto Scaramella, amministratore delegato fresco di dimissioni.
L’indagine punta a fare luce sui rapporti di Meridiana con Air Italy e sulla situazione di crisi che ha condotto alla procedura di mobilità per un totale di 1.634 dipendenti. Gli stessi che da mesi, con proteste eclatanti e attraverso i sindacati, denunciano il depauperamento della “loro” azienda attraverso travasi di attività a favore di Air Italy, acquisita al 100% da Meridiana spa durante il gennaio dello scorso anno.
Le perquisizioni sono state seguite all’interno degli uffici di Olbia, Roma e Somma Lombardo (Varese) dove si trovano rispettivamente le sedi di Meridiana spa, Meridiana fly e Air Italy. L’azienda si è detta pronta a collaborare con l’autorità giudiziaria e convinta di veder riconosciuta la correttezza del suo operato, oggi e nel passato.