Partono ufficialmente oggi, sabato 2 luglio, in tutta Italia. Anche se informalmente in Sicilia, ieri, i saldi erano già attivi. Tempo, dunque, di risparmiare. Ma non solo: tempo di sondaggi e stime. Ci pensa l’ufficio studi di Confcommercio a farle, prevedendo che la spesa media sarà di 100 euro a testa, in leggero aumento dai 98 euro dell’estate scorsa.
Per abbigliamento e calzature si preventivano 232 euro a famiglia, per un giro d’affari totale pari a 3,6 miliardi.
Numeri non molto lontani da quelli indicati da Confesercenti, per la quale saranno oltre 22 milioni gli italiani che acquisteranno abbigliamento e accessori: tra chi parteciperà alle giornate dello shopping conveniente, la spesa media prevista si aggira intorno ai 220 euro a famiglia, sostanzialmente coerente con lo scorso anno, anche se con differenze territoriali. Così Confesercenti:
Sulla spesa effettiva finale, però, peseranno diversi fattori, dal meteo alla capacità di proposta dei commercianti: circa 15 milioni di italiani infatti ancora non hanno deciso se prenderanno parte ai saldi, mentre il 35% di chi lo farà confessa di non avere stabilito in anticipo un budget, ma di voler spendere a seconda della convenienza delle occasioni che trova.
Senza dubbio le occasioni non mancheranno, secondo l’Unione nazionale consumatori, che si aspetta ribassi da record fino a una media del 23,7% sull’abbigliamento. “Gli sconti raggiungono il primato per quanto riguarda i saldi estivi ma sono inferiori rispetto a quelli invernali e decisamente più bassi rispetto a quelli sbandierati in vetrina. I ribassi del 70% o del 50%, insomma, non esistono”, afferma il segretario generale dell’Unc, Massimiliano Dona, che denuncia l’abitudine di gonfiare i vecchi prezzi sui cartellini in modo da fare apparire gli acquisti più convenienti e invogliare i clienti più esitanti.