Dopo il sì arrivato da Abu Dhabi si perfeziona l’intesa, ma rimane il problema dell’occupazione. Gli esuberi in Alitalia per la fusione con Etihad sono “attorno a 2.400/2.500” poi “la discussione di merito ci sarà” quando Alitalia e le parti “discuteranno il piano”. Lo ha affermato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, durante un convegno a Milano.
Su Alitalia, ha spiegato il ministro “adesso parte il confronto, c’è una regia del ministro alle Infrastrutture Lupi. Il ministero del Lavoro è a disposizione per la parte che gli compete, ammortizzatori sociali e problemi relativi al lavoro”.Per Poletti “è prevedibile e necessario un confronto tra le parti, Alitalia dovrà incontrare i sindacati”.
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In merito al problema degli esuberi “ci sono numeri che sono quelli dichiarati pubblicamente, però bisognerà vedere la discussione di merito con i sindacati”. Il ministro, ha quindi aggiunto: “ci sono situazioni diverse, c’è personale di volo e di terra, c’è una situazione precedente, c’era un piano legato ad Alitalia e c’è già un nucleo di persone con cassa integrazione a zero ore”.
Per tanto, “bisognerà riconsiderare tutta questa situazione”. “Non abbiamo idea – ha precisato Poletti – di quanto costi, c’è un fondo volo che è nelle disponibilità del ministero delle Infrastrutture. Bisogna capire come questa situazione si configurerà non essendoci ancora un accordo. Da quel che posso capire io c’è una valutazione attorno a 2.400/2.500 esuberi, almeno per quelle che sono le risultanze pubbliche, poi la discussione di merito ci sarà quando Alitalia e le parti discuteranno il piano”.