Al fine di contrastare la situazione economica non agevole, l’Alitalia ha fatto richiesta alle organizzazioni sindacali di 2.400 contratti di solidarietà di 50 ore medie mensili.
Si tratta, in altri termini, di sei giorni. Si parla dunque di una riduzione dello stipendio di quasi settanta euro.
E’ questa la proposta ufficiale avanzata dall’azienda all’incontro con i sindacati. Stando a quanto riferito dalle fonti sindacali, la delegazione imprenditoriale ha illustrato tale proposta reputandola un’operazione di salvaguardia occupazionale per quasi 600 dipendenti.
Una operazione che Alitalia vuole condurre avanti il prima possibile per la durata di due anni così da affrontare una situazione finanziaria molto difficile sul profilo dei costi a seguito di ricavi non positivi. Le stesse fonti sindacali dicono che l’Alitalia abbia chiesto un’immediata applicazione di contratti di solidarietà già da lunedì prossimo fino al 9 giugno 2015.
In questa maniera verrebbe scongiurato il ricorso alla cassa integrazione. Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, ha già confermato l’intenzione di rafforzare e prolungare il fondo di solidarietà, istituito nel luglio 2005.
I conti della compagnia aerea sono gravissimi. Il primo trimestre si è chiuso per Alitalia con una perdita di 157 milioni, in aumento rispetto ai 131 mln dello stesso periodo del 2012. Il nuovo piano industriale 2013/2016 è in corso di elaborazione e sarà sottoposto al consiglio d’amministrazione di fine giugno. In crescita anche l’indebitamento finanziario netto gestionale che al 31 marzo risulta pari a 1.023 milioni, inclusi i 95 milioni del finanziamento soci, rispetto ai 967 milioni al 31 dicembre 2012; di questa voce la quota per l’indebitamento sulla flotta di aerei di proprietà è pari a 636 milioni.