«Non è un ultimatum, a un certo punto è giusto che si decida in una direzione o l’altra», ha precisato. Domani alle 11 «sarà presentata la sintesi del lavoro fatto in questi giorni», ha chiarito il ministro ai Trasporti, aggiungendo che «si è lavorato bene fino ad oggi, non vedo perchè non si debba chiudere positivamente. Da parte mia e del governo c’è responsabilità e serietà». Ha rammentato, infine, che l’amministratore delegato di Etihad, James Hogan, sarà in Italia martedì e c’è necessità quindi di dargli una risposta«Il numero degli esuberi ad Alitalia si riduce da 2251 a 980». Lo ha dichiarato il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ai giornalisti.
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Intanto continua i negoziati. Al tavolo delle trattative sono presenti rappresentanti del governo, i vertici della compagnia, con l’amministratore delegato Gabriele Del Torchio e il presidente Roberto Colaninno e i sindacati. Il punto cruciale del confronto è il tema dei risparmi per 48 milioni sul costo del lavoro, previsti dal piano Del Torchio. Ma anche gli esuberi, argomento lasciato in sospeso da mercoledì scorso.
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«Sulla difficile situazione di Alitalia non è vero che non c’è alternativa tra esuberi e chiusura dell’azienda. Ma l’alternativa non si trova per strada. L’alternativa si costruisce. Si costruisce attraverso un piano industriale che coinvolga l’insieme delle attività dell’aeroporto: dall’handling alla manutenzione, dove nonostante i problemi, resistono aree di eccellenza». È quanto afferma in un post su Facebook Stefano Fassina.