Trattative in corso a Fiumicino tra i vertici di Alitalia e i sindacati dei lavoratori al fine di non mandare in fumo almeno 630 posti di lavoro. Tanti sono infatti gli esuberi previsti dall’ amministrazione del gruppo, che ora cerca delle soluzioni condivise anche dalle parti sociali per non essere costretta ai preventivati tagli.
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E per il momento sul tavolo delle trattative è atterrata la proposta dell’ Amministratore delegato Gabriele del Torchio, che ha proposto la stipula di contratti di solidarietà per 2400 dipendenti e la decurtazione di 70 euro mensili dalla busta paga. I sacrifici, però, non graveranno solo sulle spalle dei dipendenti. Anche il management farà la sua parte, rinunciando a 10% dello stipendio, così come l’ amministratore delegato stesso, che vedrà ridotto il proprio del 20%.
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Nello specifico, dunque, la proposta, rivolta ai sindacati, prevede per il personale di terra non operativo, cioè i dipendenti degli uffici, una riduzione di lavoro di 50 ore mensili, con una riduzione dello stipendio di circa 70 euro, che rimarrebbe operativa almeno per due anni, cioè fino al 2015.
L’ eventuale accordo tra le parti potrebbe essere firmato già lunedì prossimo, ma nel frattempo la CUB prospetta uno sciopero per il 14 giugno.