Ieri, 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, il segretario generale della CISL, Raffaele Bonanni ha lanciato l’ allarme sulla situazione del mercato del lavoro italiano, ribadendo l’ urgenza di far fronte al problema della crescente disoccupazione nel nostro Paese. Di questo passo, ha affermato infatti il segretario, l’ Italia rischia di diventare una Repubblica fondata sul non – lavoro, parafrasando e rielaborando il primo articolo della nostra Costituzione.
>Crisi occupazionale nel settore industriale
Entro la fine del 2013, infatti, ha proseguito Bonanni, è prevista – dal Rapporto che ha stilato il Dipartimento Industria della CISL – la perdita di altri 123 mila posti di lavoro nel settore industriale italiano, che solo negli ultimi quattro anni, dal 2008 al 2012, ha perso quasi 650 mila addetti, con una riduzione contestuale del 6% del PIL e del 4,3% dei consumi.
>Non calo ma crollo della produzione industriale
Il segretario generale dell CISL ammonisce, quindi, che per evitare il tracollo definitivo della situazione è necessario uno choc fiscale, ovvero un provvedimento che sia in grado di far ripartire l’ economia del Paese, dimezzando le tasse che gravano sul costo del lavoro, e abbia il potere, al tempo stesso, di sollevare i salari e i consumi.
Bonanni anticipa, infine, che nel corso del Congresso della sigla in programma per il prossimo 22 giugno il sindacato chiederà al Governo la creazione di nuovi posti di lavoro attraverso l’ introduzione di incentivi fiscali.