Non ha ancora trovato conclusione il grande scandalo finanziario che nei mesi scorsi ha coinvolto le più importanti piazze europee e internazionali e interessato numerose banche, cinque delle quali sono state costrette a pagare circa 3,5 miliardi di multe a causa di episodi di manipolazione dei tassi di interesse del mercato interbancario.
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Al centro della questione stanno infatti le manipolazioni del tasso Libor e di altri benchmark di riferimento per il mercato interbancario e la creazione di un danno da più di 5 mila di dollari nel mercato dei cambi e delle valute. Di conseguenza, sono scattate nei mesi scorsi sanzioni ed indagini, che hanno portato alla sospensione di numerosi trader.
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E il Wall Street Journal ha confermato in questi giorni che altre banche sono state recentemente coinvolte nel fenomeno delle sospensioni dei trader, o hanno intrapreso una revisione del personale interno.
Questa volta, infatti, ad essere interessate dal fenomeno sono state la banca inglese Barclays e la scozzese Royal Bank of Scotland, che hanno sospeso rispettivamente sei e due trader che prima lavoravano presso gli istituti.
Il verificarsi di una situazione simile si è avuta, inoltre, anche presso istituti internazionali come Citigroup, di Crédit Suisse e di JP Morgan Chase.
Le indagini relative allo scandalo della manipolazione del mercato valutario è scoppiato nel Regno Unito nel corso dello scorso aprile, quando le autorità britanniche hanno dato il via ai primi controlli, ma si è diffuso rapidamente anche ad altre piazze del globo.