L’azienda indiana Arcelor Mittal e il gruppo italiano Marcegaglia hanno formato una cordata per presentare una sostanziosa proposta, attualmente non vincolante, per acquisire gli stabilimenti del gruppo siderurgico pugliese Ilva.
A riflerirlo è stata una fonte sindacale e successivamente l’arrivo dell’offerta è stato confermato dal portavoce del commissario Piero Gnudi, il quale ha ricevuto ieri la lettera con la proposta. Il portavoce del commissario Gnudi ha confermato che l’offerta è arrivata ieri e che non è vincolante.
Stando alla fonte sindacale si tratta di un impegno che ancora non prevede un’offerta economica ma dà 30 giorni di tempo ai rappresentanti del gruppo siderurgico per accogliere o respingere le intenzioni della cordata formata da uno dei maggiori produttori d’acciaio del pianeta.
Nella proposta di acquisto, come era già stato anticipato nelle settimane scorse da fonti sindacali, Arcelor si impegnerebbe a mantenere la produzione e i livelli occupazionali e a esporre il proprio piano industriale e quello ambientale.
Lo scorso 13 novembre la Fiom-Cgil aveva dichiarato, a seguito di un incontro con il commissario Gnudi, che erano in arrivo due offerte e il portavoce dell’Ilva aveva confermato che Gnudi avrebbe dato ragguagli su di esse entro al massimo un paio di settimane.
All’acquisizione di Ilva è interessata, oltre alla cordata ArcelorMittal con Marcegaglia, anche un’altra azeinda indiana: si tratta di Jsw Steel. Nel contempo nei giorni scorsi, nel corso di un’audizione in commissione Industria al Senato, il presidente di Federacciai Antonio Gozzi ha detto che il gruppo Arvedi gli avrebbe riferito di essere disponibile a intervenire per l’acquisizione dell’Ilva di Taranto di concerto con la Cdp e con altri partner italiani a patto che ci sia una razionalizzazione del mercato siderurgico italiano.