La TARES è una nuova tassa che va a sostituire la vecchia tassa dei rifiuti aggiungendo una quota da destinare al pagamento di altri servizi, per esempio quelli di illuminazione delle strade. È evidente che ci sarà un incremento del costo della bolletta, esattamente all’inverso di quello che accade al gas. Eppure, la TARES, tarda ad entrare in vigore.
►Tares prima rata a maggio e la maggiore arriverà a dicembre
Il decreto che è stato presentato il prima istanza al Consiglio dei ministri presieduto da Monti, è stato discusso ma con troppa poca convinzione ed ora si parla di un “nulla di fatto”, nonostante l’Anci, i sindacati e il PD siano riusciti a fare un po’ di pressione. La tassa in questione, tra l’altro, secondo le stime, dovrebbe essere ancora più pesante dell’IMU sulle tasche degli italiani.
►Per le tasse cruciali luglio e dicembre
Per il momento, però, è stato autorizzato soltanto un altro rinvio e la tassa, così com’è, dovrebbe partire soltanto a luglio. Il vecchio governo, infatti, non si è assunto la responsabilità di fare un provvedimento che potesse in qualche modo incidere anche sui conti pubblici in un momento di grande difficoltà economica per il paese.
L’Anci è di recente tornata alla carica spiegando che non risolvere il problema della TARES potrebbe determinare un problema di liquidità per chi si occupa della raccolta dei rifiuti.