Nel mirino dei “provvedimenti disciplinari” – cioè delle sanzioni da migliaia di euro – dell’Antitrust è recentemente finita la compagnia low cost più famosa d’Europa, l’irlandese Ryanair, che è stata multata per aver imposto ai suoi clienti una tassa aggiuntiva sul prezzo del biglietto per il semplice utilizzo della carta di credito.
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La pratica era in fin dei conti abbastanza nota. Il cliente veniva invogliato all’acquisto del biglietto aereo da prezzi base più che concorrenziali, ma all’atto del pagamento conclusivo veniva aggiunta al totale una esorbitante ulteriore commissione tra le varie spese, sotto la veste di tassa per l’utilizzo della carta di credito.
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Ma l’Antitrust ha giudicato illegittima questa procedura e ha condannato la Ryanair al pagamento di una multa di 400 mila euro. A causa dell’aggiunta della sovrattassa per l’ utilizzo della carta di credito, infatti, il prezzo dei biglietti low cost aumentava infatti in modo sistematico del 2%, una cifra che l’autority ha ritenuto, dietro le ovvie lamentele dei consumatori, decisamente eccessiva.
L’Antitrust ha infatti ribadito che i prezzi esposti al pubblico per i biglietti aerei devono essere più che chiari e trasparenti, in modo da non indurre i clienti ad acquistarli in buona fede per poi essere vittime di un velato raggiro.