Nel corso del Consiglio dei Ministri che si è tenuto nella giornata di oggi ha finalmente preso forma l’atteso piano di privatizzazioni delle società pubbliche da tempo annunciato dal Governo. Il piano di privatizzazioni è infatti una parte centrale della Legge di Stabilità finanziaria per il 2014.
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Il piano, inoltre, ha assunto in questi giorni un’importanza ancora più decisiva in seguito al giudizio espresso dalla Commissione Europea in merito alla Manovra, in generale, e alla situazione del debito pubblico italiano, che rischia di venire ancora una volta meno ai parametri imposti dall’Europa se non adeguatamente contenuto.
> Letta annuncia il piano di privatizzazioni e la riduzione del debito pubblico
Secondo le intenzioni del Governo, però, la privatizzazione delle società statali o di parti di esse, dovrebbe servire proprio a contenere il grande debito pubblico maturato dall’Italia e a migliorare il rapporto tra il deficit e il PIL, in modo tale da non infrangere i parametri posti dalla Commissione Europea e convincere la stessa del fatto che vi sono ancora possibilità di effettuare investimenti.
Nella giornata di domani, tuttavia, come confermato anche dallo stesso Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni, l’Eurogruppo sarà chiamato ad esprimere il proprio parere sui giudizi offerti dalla Commissione sulla Legge di Stabilità italiana.
A partire da domani, quindi, a livello europeo, potrà divenire più chiara la situazione dell’Italia in merito alla possibilità o meno di sfruttare gli investimenti aggiuntivi concessi dall’Europa. Intanto il Governo ha elaborato la lista delle società che saranno oggetto delle privatizzazioni. Tra queste Sace e Grandi Stazioni, Enav, Stm, Fincantieri, Cdp Reti, e il gasdotto Tag.