Secondo il premier Renzi, dopo il referendum si procederà con l’assunzione di 10.000 persone e saranno impiegati soprattutto poliziotti, dottori e infermieri. Ma cos’ha detto di preciso il leader del Partito Democratico?
Un discorso lungo e nazionalpopolare in cui il premier ha provato a scherzare e rassicurare gli italiani con queste parole:
“Sul turnover ci sarà un segnale. Possiamo immaginare di avere almeno per le forze dell’ordine, gli infermieri e, forse, anche per i dottori, 10 mila nuove unità per le quali bandire subito i posti. Ci sono dei palazzi romani in cui il turnover va bene al 25%” ma lo stesso non vale “per le forze dell’ordine e per gli infermieri. Bisogna rottamare la filosofia ‘Checco zaloniana’ dell’impiegato pubblico, devono per primi tornare a sentire l’orgoglio di servire il tricolore. Poi bisogna anche sbloccare i contratti”. Nella legge di bilancio ci sono “due parole chiave: merito e bisogno”. “Viviamo una stagione – ha spiegato – in cui bisogna dire che chi ha voglia di provarci lo deve fare. Il punto del merito è da affermare a tutti i livelli, merito non è una parolaccia, bisogna affermarlo con forza”. “Dobbiamo tornare a fare i concorsi”.
Il premier ha avuto modo di parlare anche dell’accordo con i sindacati sulle pensioni spiegando che si tratta di un passaggio importante che non darà luogo ad alcuna penalizzazione nel caso dei lavori usuranti. Una leggera penalizzazione per gli altri. Spazio anche per parlare della sicurezza sanitaria e nello specifico dei vaccini:
“Vi parlo da sindaco tra i sindaci. Il tema dei vaccini deve essere affrontato una volta per tutte. Serve un grande investimento sulla scienza, e non sugli apprendisti stregoni. E’ fondamentale che i nostri asili e le nostre scuole siano con i bambini vaccinati”