Il mese conclusosi pochi giorni fa ha nuovamente fatto mettere a ‘verbale’ un segno positivo in relazione al numero di domande di mutui presentate dalle famiglie italiane. Si registra un +14,7% in confronto allo stesso periodo di riferimento dello scorso anno.Ciò si evince da un’inchiesta portata avanti dal Barometro Crif. In base ai suoi risultati viene data pertanto conferma del trend positivo avviato a luglio del 2013, quando si era palesata l’inversione di tendenza a seguito del crollo verticale del biennio precedente.
In termini aggregati, prendendo in analisi i primi 3 trimestri del 2014, il numero di richieste di mutui si aggira su un incoraggiante +11,8% in confronto allo stesso periodo dello scorso anno, confermando un iter di recupero, graduale ma costante, che ben si discosta dal trend degli anni precedenti.
Il dato positivo si sta consolidando mese dopo mese ma la strada per riprendere gli standard è ancora moltissima.
Un altro dato incoraggiante che traspare dall’indagine è rappresentato dall’importo medio dei mutui richiesti, che nei primi 9 mesi dell’anno in corso si è mantenuto su un valore più contenuto, pari a 124.199 euro, ben distante dai 127.685 euro del pari periodo 2013 e ancor di più dai 131.576 euro dei primi 9 mesi del 2012.
Nel contempo, il trend appare in marcata contrazione da quattro anni a questa parte, tanto in virtù della consolidata prudenza da parte delle famiglie, che provano a richiedere il finanziamento minimo indispensabile per rendere il peso delle rate il meno possibile pesante, quanto per la progressiva riduzione del prezzo degli immobili residenziali.
La dinamica rilevata risulta coerente anche analizzando la distribuzione delle domande in funzione dell’importo: nei primi 9 mesi del 2014, infatti, è stato fatto registrare un aumento solo per le fasce al di sotto dei 100.000 euro; nello specifico la fascia inferiore ai 75.000 euro è aumentata di 1,6 punti percentuali in confronto al pari periodo 2013 (arrivando ad una quota pari al 28,3% del totale), mentre la fascia tra i 75 e i 100.000 euro ha fatto registrare un aumento più ristretto, pari a 0,4 punti percentuali.
Per il momento, dunque, è bene tenere in considerazione che il numero delle famiglie richiedenti un mutuo cresce.