Sarà attivo da sabato l’ennesimo aumento dell’accisa sulla benzina, che varierà da 728,40 euro per mille litri a 730,80 con un aumento di 0,24 centesimi al litro, e di quella sul gasolio, da 617,40 a 619,80 per mille litri (+0,24) in virtù dell’aumento di 0,34 centesimi. L’aggravio era stato contemplato ad agosto dello scorso anno in veste di copertura finanziaria per diverse voci del decreto ‘Fare’, tra cui la nuova legge Sabatini, e rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2014.
L’aumento sulle accise previsto da sabato avrà un peso di tredici euro all’anno in più per ogni famiglia che ha un’auto a benzina che percorre mediamente 15.000 Km. Invece, per una vettura a gasolio l’aumento sarà di 17 euro. Il centro studi evidenzia che dal 2010 le accise sono aumentate dieci volte, contro le due dell’Iva, portando una famiglia con un’auto a benzina quest’anno a sborsare 257 euro in più in confronto a quattro anni fa. Nel caso di automobile diesel, invece, l’incremento in confronto al 2010 sarà quantificabile in 388 euro.
Il parere della Cgia Mestre
Il segretario Ggia Giuseppe Bortolussi, inoltre, segnala:
“Oltre alle famiglie questi aumenti interesseranno le categorie che utilizzano professionalmente un mezzo di trasporto. Mi riferisco, in particolar modo, ai taxisti, agli autonoleggiatori, agli agenti di commercio e ai trasportatori. Ricordo che l’80% circa delle merci italiane viaggia su gomma. E’ vero che grazie al rimborso delle accise gli autotrasportatori, ad esempio, possono recuperare gli aumenti fiscali che subiscono alla pompa; tuttavia, bisognerà vigilare affinché i prezzi dei prodotti che giungeranno sugli scaffali di negozi e supermercati non subiscano degli aumenti ingiustificati”.