BTP Italia indicizzato all’inflazione italiana

Un comunicato stampa del MEF spiega l’emissione dei BTP Italia indicizzati all’inflazione italiana anticipando agli acquirenti dei titoli di stato che siamo alla decima emissione eil tasso cedolare annuo garantito è fissato allo 0,35%. 

Federalberghi contro gli abusivi

Gli alberghi sono vuoti e fanno fatica nella stagione, eppure c’è chi continua ad esercitare l’arte dell’ospitalità pur non potendoselo permettere. Ecco il comunicato di Federalberghi che mette in luce tutte le criticità del sistema. 

Vongole salva pescatori, il punto della Coldiretti

La Coldiretti prova a spiegare che nel settore della pesca funziona un po’ come nel settore agricolo per le quote latte: ci sono delle dimensioni minime dei molluschi che vanno rispettate e anche delle quantità massime che possono essere immesse quotidianamente sul mercato.

Ravvedimento 730 con il modello Unico

Chi avesse compilato la dichiarazione dei redditi con il modello 730 accorgendosi di aver commesso degli errori, potrebbe optare per la dichiarazione correttiva, per il ravvedimento che si effettua compilando il modello Unico. Lo spiega in questo passaggio il quotidiano dell’Erario.

Società di recupero crediti: poche le realtà italiane all’estero

 Le società di recupero crediti rappresentano un settore sempre più in crescita in Italia tanto che negli ultimi vent’anni hanno visto aumentare di molto il loro volume d’affari.

Tuttavia, sono ancora molto poche le aziende del settore che scelgono di dare un respiro internazionale al loro business. Il mercato potrebbe essere fiorente eppure, forse per timore di non affrontare al meglio una diversa legislatura in materia di riscossione del credito, preferiscono agire solo e unicamente sul territorio nazionale.

In paesi come Francia e Germania le modalità di recupero crediti stragiudiziale differiscono di molto rispetto all’Italia, oppure si tratta solo di mancanza di coraggio da parte della maggior parte delle società presenti sul mercato?

Uno degli elementi di differenza con il Bel Paese riguarda certamente le spese di recupero, che in Francia non si possono applicare al B2C, ma soltanto al B2B dove sono plafonate. In Germania invece le spese possono essere applicate ad entrambi i settori, con una maggior tutela nei confronti delle agenzie di recupero crediti; in questo caso infatti le spese vengono pagate direttamente dal debitore o dal creditore sulla base di una percentuale stabilita al momento del mandato.

A cambiare sono anche gli attori; in Francia, per esempio, non esiste la figura dell’esattore come in Italia, ma è presente un ufficiale giudiziario. Diverso invece l’approccio tedesco, per evitare metodi di riscossione giudicati troppo aggressivi, preferisce non utilizzare nessuna delle due figure.

Sia in Germania che in Francia, infine, l’esternalizzazione è la forma di recupero crediti più diffusa. Ma, mentre in Italia una stessa società può utilizzare anche di 60 agenzie specializzate, i mandanti in questi altri due paesi si possono avvalere di massimo 4 agenzie.

Le differenze tra questi tre paesi sono anche di tipo procedurale, in particolare riguardo alle modalità di ricerca dei debitori. In Francia e in Germania scoprire chi è il debitore è molto più complicato che in Italia: l’assenza di un codice fiscale impedisce infatti l’immediata rintracciabilità degli insolventi, causando un notevole aumento delle spese per questo tipo di servizio. Per fortuna, nonostante una privacy molto restrittiva, è possibile utilizzare dati e numeri di telefono presenti in rete o forniti da altre società specializzate.

La distanza tra chi opera in Italia e chi invece svolge la riscossione crediti in Francia o in Germania riguarda anche le tempistiche, decisamente più ridotte sia per i cugini d’oltralpe che per i vicini tedeschi.

E dal punto di vista statistico? Anche in questo caso i dati parlano a favore di Germania e Francia. Essendo i creditori di questi due paesi maggiormente difesi dalla legge, le percentuali di recupero delle somme debitorie sono decisamente più alte.

Articolo scritto in collaborazione con ADV Trade

Crollati i numeri degli apprendisti nelle botteghe artigiane

Tempo fa gli apprendisti nelle botteghe degli artigiani erano molto numerosi. Adesso invece l’apprendimento dell’arte segue dinamiche differenti. A dare l’annuncio e lanciare l’allarme ci ha pensato la CGIA di Mestre in un comunicato molto interessante. 

Serve legge che istituisca professione sanitaria di odontotecnico

Gli albi professionali hanno i loro punti di forza e i loro punti di debolezza come tutte le forme di associazionismo professionale. C’è chi ne evidenzia il carattere elitario per via dello sbarramento all’ingresso ma è pur vero che talvolta diventano cruciali per distinguere i ciarlatani. Gli odontotecnici lo sanno.