Non gode proprio di ottima salute, ma è in leggero recupero l’industria italiana nel corso del mese di settembre 2013. Lo rivela l’ultimo aggiornamento dei dati stilato dagli analisti del Centro Studi della Confindustria, che per il nono mese dell’anno descrivono la situazione del settore produttivo italiano nei termini che seguono.
Redazione
In calo la produzione industriale dell’Eurozona a settembre 2013
Nel mese di settembre 2013 anche l’Eurozona non aggancia del tutto la ripresa economica, almeno a giudicare dai livelli della sua produzione industriale, che mostra solo un leggero tasso di espansione rispetto al mese di agosto. Secondo gli ultimi dati dell’indice PMI manifatturiero definitivo, infatti, raccolti da Markit, nel nono mese dell’anno il livello si è attestato a 51,1 punti, scendendo rispetto al dato più incoraggiante del mese di agosto, in cui la produzione industriale europea aveva raggiunto i 51,4 punti.
Gli Stati Uniti finiscono i fondi per le spese federali – Paralisi a Washington
In un momento in cui l’Italia attraversa l’ennesima situazione di crisi e di instabilità politica, anche le notizie che arrivano dall’America non sono affatto rassicuranti. Alla scadere della mezzanotte – ora americana – di oggi, 1 ottobre, ovvero all’incirca verso le 6 del mattino di domani qui da noi, gli Stati Uniti finiranno ufficialmente le risorse che alimentano la grande macchina statale della Casa Bianca, a Washington.
Groupama decide di lasciare Mediobanca
Il patto Mediobanca è stata salvato da Carlo Pesenti, un salvataggio che è arrivato dopo l’uscita di Groupama che ha svincolato il 4,93% del capitale. Si sarebbe potuti arrivare alla disdetta automatica se anche Italmobiliare avesse svincolato l’intera quota, una quota del 2,62% che avrebbe fatto scendere l’intera quota sotto il 30%. Così, Carlo Presenti ha deciso di ridurre la sua quota all’1,6% tenendo fede così all’accordo che lascia il tutto sopra la soglia fatidica.
Per Confindustria l’instabilità politica italiana peggiora il quadro della recessione
All’indomani dell’apertura della crisi politico – istituzionale all’interno della maggioranza, arrivano da più parti all’Italia segnali di grande preoccupazione in merito al grave clima di instabilità politica che si vive nel Paese. Clima che per Martin Schulz, il presidente del Parlamento Europeo, non è affatto adatto a promuovere la ripresa che sembra affacciarsi in Europa e che per il Centro Studi della Confindustria potrebbe sprofondare l’Italia ancora una volta in una drammatica spirale recessiva.
La caduta del governo mette a rischio la ripresa economica per Schulz
Dopo l’apertura della crisi politica italiana, lo scorso fine settimana, anche in Europa si comincia ad essere seriamente preoccupati dalla situazione e delle sorti dell’Italia. A parlare, ad esempio, del grave clima di instabilità che regna nel Paese e di quanto questo non faccia bene alla situazione economica che la nazione sta attraversando, è Martin Schulz, il presidente del Parlamento Europeo, che ha rilasciato nella giornata di oggi un’intervista ai microfoni dell’ANSA.
Aumento IVA – I rincari dei prezzi previsti dalle associazioni dei consumatori
Con il 1 ottobre l’aliquota dell’IVA passa ufficialmente dal 21% al 22%, non essendo stato in alcun modo possibile bloccarne l’aumento per via istituzionale. Così, a partire da oggi i consumatori italiani si troveranno a fare i conti con tre diversi tipi di aliquote che gravano sui prodotti di consumo:
L’aliquota dell’IVA passa al 22% a partire da oggi
Come previsto e annunciato già nei giorni scorsi, a partire da oggi, 1 ottobre, l’aliquota dell’IVA, la principale tra le imposte indirette italiane, è ufficialmente passata dal 21% al 22%. Non è stato infatti possibile dare corso al Decreto Legge che ne avrebbe dovuto sterilizzare l’aumento, a causa della crisi politico – istituzionale che si è aperta nel corso dell’ultimo fine settimana.
Guida al regime fiscale opzionale di trasparenza dell’Agenzia delle Entrate
Guida al regime fiscale opzionale di trasparenza dell’Agenzia delle Entrate
In questo post troverete raccolti tutti i link agli articoli che compongono la Guida al regime fiscale opzionale di trasparenza dell’Agenzia delle Entrate, che contiene tutte le informazioni necessarie per conoscere e per aderire al regime fiscale opzionale concesso dall’Agenzia delle Entrate alle società di capitali e alle Srl, in possesso dei requisiti necessari, che vogliono beneficiare di una particolare agevolazione fiscale in relazione alla tassazione del reddito.
Quando aderire al regime fiscale opzionale di trasparenza dell’Agenzia delle Entrate
Il regime fiscale opzionale di trasparenza dell’Agenzia delle Entrate
In alcuni post pubblicati in precedenza abbiamo descritto in cosa consiste e quali sono le caratteristiche del cosiddetto regime fiscale opzionale di trasparenza concesso dall’Agenzia delle Entrate ad alcune società in possesso dei requisiti necessari.