La crisi politica mette a rischio il rating dell’Italia

 Era da qualche tempo che non si sentiva parlare dell’agenzia di rating Fitch e dell’Italia. Oggi, l’agenzia americana però è tornata a pronunciarsi sula situazione del paese e ha messo in guardia il Governo sulla crisi politica: se la questione non verrà risolta entro breve tempo, il rating del paese, ossia la credibilità del suo credito, potrebbe di nuovo crollare, con tutte le conseguenze che questo comporta sia all’interno del paese che a livello internazionale.

Retrocesso anche il Fondo Salva Stati

Il problema è che, nonostante le rassicurazioni di Letta sulla fiducia che le camere saranno chiamate a pronunciare mercoledì, la situazione è molto delicata: Fitch non crede alle parole di Letta, o almeno preferisce aspettare i fatti prima di esultare, e quindi viene presa in considerazione anche l’ipotesi di una caduta del Governo, che abbasserebbe il valore del credito italiano ben oltre il punteggio BBB+ che attualmente si è meritato il paese.

La caduta del governo italiano, infatti, mettere a dura prova le possibilità dell’Italia di raggiungere gli obiettivi fiscali che si è prefissa, allontanando così anche la possibilità che l’Europa possa concedere ulteriori aiuti. Questo particolare passaggio della nota emessa dalla Fitch per avvertire il paese delle conseguenze alle quali va incontro evidenzia il fatto che a livello interazionale, nonostante i miglioramenti della situazione degli ultimi tempi, è ancora un paese a forte rischio di collasso:

Possibile downgrade per Telecom

Se le turbolenze politiche impediranno la presentazione della legge di bilancio 2014 alla Commissione Europea entro il 15 ottobre o l’Italia non rispetterà i criteri del Patto di Stabilità, la disponibilità di sostegno Ue, legata alla condizionalità dei programmi Esm e Omt, sarà inoltre meno probabile, se richiesta.

30 settembre 2013, il giorno dell’ingorgo fiscale

 30 settembre 2013. Data infausta per tutti coloro che sono alle prese con le scadenze fiscali, in quanto si tratta dell’ ultimo giorno del mese e del terzo trimestre dell’anno, una giornata da dedicare al fisco e alla presentazione dei documenti che certifichino l’avvenuto pagamento di tasse e tributi.

E’ stato calcolato che oggi sono in media 49 le scadenze fiscali alle quali adempiere, ma ci sono alcuni comuni italiani nei quali la cifra è anche più alta.

In pratica, oggi 30 settembre 2013, gli italiani si trovano a dover fare i conti con la dichiarazione Irap annuale, che deve essere presentata solo per via telematica con un apposito modello distinto dall’Unico in via telematica. C’è poi presentazione dell’Unico 2013, anche questa da effettuarsi esclusivamente in via telematica da parte di persone fisiche, società di persone, enti e società di capitali.

Oggi 30 settembre 2013 scadono anche i termini per la dichiarazione dell’Iva e per la dichiarazione Imu, che spetta a quei contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione per gli immobili per i quali c’era l’obbligo nel 2012.

>  Calendario fiscale – Gli appuntamenti di ottobre e dicembre 2013

C’è anche chi oggi si confronterà con il pagamento in una unica rata della Tares sui rifiuti urbani. Tra le città coinvolte c’è anche Milano.

Ultima delle scadenze fiscali più importanti previste per oggi 30 settembre è il versamento dei contributi volontari Inps relativi al secondo trimestre 2013. Inps anche per i datori di lavoro che devono denunciare i pagamenti effettuati nel mese precedente a dipendenti e collaboratori.

Se in tutto questo vi siete accorti di essere in ritardo con il pagamento di uno dei tanti tributi da pagare, oggi è anche l’ultimo giorno utile per avvalersi del ravvedimento operoso.

Disoccupati, prorogata la scadenza per la presentazione dell’Unico

 I disoccupati italiani che hanno perso il lavoro nel 2012 non dovranno aspettare due anni per il rimborso degli eventuali crediti che vantano con il Fisco, ma possono presentare il Modello 730 anziché il Modello Unico e accedere prima all’importo spettante. Ma non tutti lo sanno.Il provvedimento che permette a chi ha perso il lavoro durante il 2012 che ha già versato gli anticipi per le tasse e i tributi durante il 2011, e che quindi ora si trovano in credito nei confronti del Fisco italiano, è stato varato appena prima dello scoppio di questa ennesima crisi politica alla quale stiamo assistendo, ma proprio per la concentrazione dell’attenzione su questo fatto, la notizia non è giunta a tutti coloro che ne hanno diritto.

Stesso dicasi per un altro dettaglio contenuto nel provvedimento, ossia la proroga della scadenza per la presentazione del Modello Unico al 25 ottobre 2013.

>  Che cos’è il modello 730 – Situazioni particolari per chi ha perso il lavoro

Con l’entrata in vigore il 22 agosto 2013 del Decreto del Fare, infatti, chi ha perso il lavoro potrà recuperare i crediti Irpef nei confronti dello Stato in tempi rapidi: presentando il Modello 730 il contribuente avrà accesso al rimborso entro un paio di mesi dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Il problema, però, è che non tutti sono a conoscenza di questa possibilità: secondo i Caf solo 120 mila contribuenti hanno approfittato di questa possibilità, un terzo dei 400 mila potenziali aventi diritto. 

Hanno diritto alla presentazione del Modello 730 invece dell’Unico solo coloro che hanno perso il lavoro nel 2012 senza trovarne un altro e che quindi non hanno più il sostituto d’imposta che versa il rimborso in busta paga.

Diritto al rimborso per il ritardo del treno anche se per causa di forza maggiore

 Lo ha stabilito la Corte di Giustizia dell’Unione Europea: il passeggero che abbia subito un ritardo del treno per il quale ha acquistato il biglietto superiore ad un’ora, ha diritto al rimborso di almeno una parte dell’importo pagato, indipendentemente da quale sia la causa del ritardo.

Si tratta di una sentenza molto importante che finalmente mette fine alla questione dei rimborsi ferroviari per il ritardo dei treni e chi viaggia abitualmente in treno in Italia sa bene che si tratta di un fatto molto frequente. Infatti, anche se il caso di specie si è svolto in Austria – il contenzioso era stato presentato alla Corte amministrativa austriaca – la sentenza ha effetto su tutti i paesi membri, in quanto il regolamento sui diritti e gli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario è lo stesso per tutti gli stati.

In pratica, secondo il regolamento e quanto stabilito dalla Corte, il viaggiatore ha sempre diritto ad un rimborso parziale del costo del biglietto e l’indennizzo deve corrispondere, come minimo, al 25% del prezzo del biglietto nel caso di ritardo compreso tra 60 e 119 minuti, e al 50% di tale prezzo nel caso di ritardo di 120 minuti o superiore. Non esiste alcuna specifica sulle cause del ritardo per le quali si può chiedere e ottenere il rimborso.

Unica distinzione esistente è quella dello scopo del rimborso, che può essere di risarcimento dei danni conseguenti al ritardo o alla soppressione di un treno o la compensazione di un prezzo pagato come corrispettivo per un servizio che non è stato eseguito conformemente al contratto.

Quando aderire al regime fiscale opzionale della “tonnage tax” dell’Agenzia delle Entrate

 Il regime fiscale opzionale della “tonnage tax” dell’Agenzia delle Entrate

Come abbiamo avuto modo di vedere in alcuni post pubblicati in precedenza, il regime fiscale opzionale della “tonnage tax” concesso dall’Agenzia delle Entrate consente alle imprese che operano nel settore marittimo di usufruire di un particolare regime di tassazione forfetaria denominato appunto “tonnage tax”.

Istruzioni per il pagamento delle cartelle Equitalia presso Lottomatica e SisalPay

 Nuovo passo verso i cittadini da parte di Equitalia. La società che si occupa della riscossione dei tributi per conto dello Stato e delle amministrazioni locali ha annunciato che le cartelle esattoriali potranno essere pagate anche alle ricevitorie Lottomatica e SisalPay, in qualsiasi giorno della settimana.

> Come si chiede il rimborso fiscale – La guida dell’Agenzia delle Entrate

Grazie al raggiungimento di uno storico accordo tra Equitalia e le reti di ricevitorie “Lottomatica” e “Sisal”, il pagamento delle cartelle esattoriali potrà avvenire in maniera più agevole in quanto i contribuenti che hanno ricevuto la segnalazione potranno saldare i bollettini di pagamento Rav alle ricevitorie indicate, ma solo se la notifica è avvenuta a partire dalla fine di giugno 2013. Infatti, solo sulle cartelle emesse dopo quella data è presente il codice a barre che permette il pagamento alle ricevitorie.

Con questo nuovo sistema di pagamento automatizzato delle cartelle esattoriali emesse da Equitalia, sarà possibile provvedere al pagamento dell’importo dovuto sia entro i 60 giorni previsti dalla data di notifica della cartella, che oltre la scadenza dei termini, in quanto l’importo si aggiorna automaticamente con le somme aggiuntive dovute per il ritardo del pagamento.

> Sarà possibile pagare la cartelle di Equitalia anche presso Lottomatica e Sisal

Oltre che in contanti, il pagamento delle cartelle di Equitalia potrà avvenire anche con carta PagoBancomat, carte prepagate Lottomaticard e carte di credito.  

I punti vendita LIS Paga di Lottomatica abilitati al servizio sono elencati sul sito www.lisclick.it, mentre i punti SisalPay sono elencati sul sito: www.sisalpay.it.

Top 20 società più innovative, vince di nuovo la Apple

 Che la Apple si un’azienda che ha centrato tutto il suo business nell’innovazione è un fatto scontato. Quello che c’è da rimarcare è il fatto che Cupertino si sia aggiudicato per il nono anno consecutivo il primo posto della classifica delle aziende più innovative che ogni anno viene stilata dalla Boston Consulting.

Microsoft acquista Nokia: l’Europa è fuori dal mercato della telefonia mobile

20 le posizioni della “Most Innovative Companies” (Compagnie più innovative), classifica che viene stilata analizzando 1.500 senior executive e i risultati ottenuti dalle multinazionali in fatto di ricavi, margini di profitto e dividendi. Al top dell classifica, come anticipato, la Apple, seguita a stretto giro dalle sue competitors più attive SamsungGoogle e Microsoft, rispettivamente al secondo, terzo e quarto posto.

Il fatto che le prime quattro posizioni della classifica delle aziende più innovative siano occupate da compagnie specializzate nel settore dell‘hi-tech indica come l’innovazione sia una caratteristica distintiva del settore stesso che riesce ad influenzare le performance sia a livello di vendite che di mercato.

E, a quanto pare, la Apple continua a non avere rivali, nonostante gli ultimi piccoli incidenti di percorso con la presentazione del nuovissimo iPhone 5S e 5C e anche dell’iOS7.

A Wall Street non piacciono i nuovi iPhone e il titolo affonda

Il settore dominante della classifica delle venti aziende più innovative, però, quest’anno è quello automobilistico, che può vantare la presenza di ben otto aziende nella top 20.

Top 20 delle compagnie più innovative del mondo

Apple
Samsung
Google
Microsoft
Toyota
IBM
Amazon
Ford
BMW
General Electric
Sony
Facebook
General Motors
Volkswagen
Coca-Cola
Hewlett-Packard
Hyundai
Honda
Audi
Daimler

Come aderire al regime fiscale opzionale della “tonnage tax” dell’Agenzia delle Entrate

 Il regime fiscale opzionale della “tonnage tax” dell’Agenzia delle Entrate

Come abbiamo avuto modo di vedere in alcuni post pubblicati in precedenza, il regime fiscale opzionale della “tonnage tax” concesso dall’Agenzia delle Entrate consente alle imprese che operano nel settore marittimo di usufruire di un particolare regime di tassazione forfetaria denominato appunto “tonnage tax”.