L’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, ha recentemente pubblicato i dati relativi al tasso di occupazione dei lavoratori italiani nel secondo bimestre del 2013. Da queste analisi è risultato che la fascia più colpita dai recenti assestamenti a ribasso del mercato del lavoro del nostro Paese è stata quella dei giovani con una età compresa tra i 24 e i 35 anni, che hanno perso, in fatto di occupazione, circa 750 mila posti di lavoro.
Redazione
Aumento IVA – In arrivo il Decreto sulle coperture
Siamo ormai giunti alla metà del mese di settembre e in tutta Italia si fanno sempre più pressanti le ansie relative ad un possibile, nuovo appuntamento fiscale che potrebbe calare sulle teste degli italiani a partire dal 1 di ottobre. Stiamo parlando dell’aumento dell’aliquota dell’IVA, che, previsto per lo scorso 1 di Luglio, è stato procrastinato già una volta alla data autunnale, attraverso l’esborso di diversi milioni di euro.
Perché investire nel cloud computing
Il settore del cloud computing diventa, giorno dopo giorno, sempre più materia di investimento. Quella della “nuvola digitale” non è più una novità assoluta nel mondo delle nuove tecnologie ma sta diventando un business sempre più concreto. In pochi anni, infatti, i volumi di affari che girano attorno ai servizi non fisici di stoccaggio e memorizzazione dei dati stanno diventando sempre più consistenti.
Le novità per le imprese all’interno del Decreto del Fare 2
Dopo la promulgazione del primo Decreto del Fare, in tempi di difficile congiuntura economica come quelli che stiamo attraversando, il Governo Letta ci riprova e scommette nuovamente sulla ripresa e sulla crescita. Come? Emanando un secondo Decreto del Fare, il Decreto del Fare 2, che, annunciato già nel corso del mese di Agosto, ha trovato adesso una forma più definita.
Quanto pagheranno gli italiani per l’IRPEF?
Entro il prossimo 30 novembre tutti gli enti locali dovranno decidere l’ammontare delle aliquote da utilizzare per il calcolo delle tariffe e dei tributi comunali. Fino a questo momento solo alcuni grandi capoluoghi di Provincia hanno fatto da rompighiaccio decidendo in via preliminare il livello di tali aliquote, i cui effetti sono particolarmente visibili sull’ammontare di quei tributi che su di esse si basano. Stiamo parlando, ad esempio, dell’IRPEF, ben nota per le sue addizionali comunali e regionali, e della futura Tares, ancora in via di definizione.
Il deficit italiano sarà mantenuto sotto il 3% del PIL
Se nei giorni scorsi più voci si sono levate dagli ambienti internazionali europei per mettere in guardia l’Italia su un possibile sforamento dei conti pubblici, che, messi sotto pressione da imprevisti aumenti delle spese e del fabbisogno dello Stato, sembrano correre nuovamente il rischio di superare i livelli imposti dalla Commissione Europea, arrivano in queste ultime ore puntuali rassicurazioni da parte dello stesso Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni.
Le banche italiane reagiscono alla svalutazione dei titoli di Stato delle banche di Londra
Dopo la serrata che si è avuta nei giorni scorsi da parte delle banche inglesi, che hanno affermato di non voler più garantire per le operazioni di credito che riguardano le banche italiane, attraverso il ruolo che da sempre è appartenuto ad una autorità del settore finanziario, la Cassa compensazione e garanzia, gli istituti di credito italiano e il Tesoro reagiscono alla decisione e si pongono sulla difensiva.
La riduzione dei prestiti nel 2013 sottrae 50 miliardi a famiglie e imprese
Da molti mesi a questa parte il problema della crisi di liquidità del sistema bancario è diventato più che tangibile anche in Italia. Gli istituti di credito del nostro Paese, infatti, sempre più interessati da problemi di insolvenza e sofferenza bancaria, hanno drasticamente ridotto l’ammontare dei prestiti e dei finanziamenti concessi a famiglie e imprese.
Le priorità della BCE per la ripresa economica europea
Il numero uno dell’Eurotower Mario Draghi ha parlato, in un convegno tenutosi a Berlino, delle priorità che attendono la Banca Centrale Europea – BCE – al fine di favorire la ripresa economica del Vecchio Continente. Se infatti quella crescita dello 0,3% del Prodotto Interno Lordo Europeo dei mesi scorsi vuole essere l’avvisaglia di un corso economico che sembra aver finalmente trovato una diversa direzione, ancora molto lavoro resta da fare nei singoli Stati, poiché la ripresa economica non ha toccato in maniera simile tutti i mercati finanziari europei.