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Come e quando effettuare l’iscrizione all’anagrafe unica delle Onlus dell’Agenzia delle Entrate

 L’iscrizione all’anagrafe unica delle Onlus dell’Agenzia delle Entrate

Come abbiamo spiegato in alcuni post pubblicati in precedenza, le Organizzazioni non lucrative di utilità sociale, in forma abbreviata ONLUS, in Italia possono usufruire di particolari agevolazioni fiscali e di regimi tributari agevolati, purché effettuino l’iscrizione all’anagrafe unica delle Onlus attiva presso l’Agenzia delle Entrate. 

L’iscrizione all’anagrafe delle Onlus dell’Agenzia delle Entrate – I controlli

 Anche in questo post continueremo a parlare di alcuni aspetti della normativa fiscale inerente il mondo delle Onlus, le Organizzazioni non lucrative di utilità sociale, che in Italia possono usufruire di particolari agevolazioni fiscali e di regimi tributari agevolati, purché effettuino l’iscrizione all’anagrafe unica delle Onlus attiva presso l’Agenzia delle Entrate. 

Le agevolazioni dell’iscrizione all’anagrafe unica delle Onlus dell’Agenzia delle Entrate

 Forse non tutti i contribuenti sanno che in Italia la normativa fiscale per le Onlus, cioè per le Organizzazioni non lucrative di utilità sociale, prevede per quest’ultime la possibilità di beneficiare di particolari agevolazioni fiscali e di regimi tributari agevolati, a patto che si effettui l’iscrizione all’anagrafe unica delle Onlus attiva presso l’Agenzia delle Entrate. 

Nel mirino del redditometro le spese del conto corrente

 I nuovi controlli promossi dal fisco, i quali si concentreranno su guadagni e spese del conto corrente bancario nonché sui titoli posseduti, sono pronti a colpire lo 0,1% tra i quaranta milioni di contribuenti che hanno presentato rendiconti giudicati non soddisfacenti.

Il punto focale di queste modalità di controllo è sicuramente l’intenzione da parte del Fisco di agevolare l’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili, al fine di garantire così una più facile lotta all’evasione. Anche per questo, in sede di verifica, sarà necessario presentare anche i rendimenti di titoli e investimenti, da quelli dei Bot sino ai vari conti correnti. Proprio per tale ragione è necessario mantenere un’ampia documentazione di tutti i movimenti finanziari.

Saranno oggetto di controllo anche polizze, assicurazioni e spese più o meno fisse provenienti da proprietà quali case o auto. Versamenti, bonifici ed estratti conto potrebbero consentire una rapida chiusura del procedimento in atto per il contribuente onesto.

L’accertamento scatterà pertanto nel momento in cui la disparità fra entrate e uscite toccherà il 20% e riguarderà cifre oltre i 12 mila euro nell’intero anno. Una lettera di accertamento mostrerà le irregolarità riscontrate al contribuente colto in fallo. Saranno 15 i giorni disponibili per raccogliere la documentazione necessaria e presentarsi all’Agenzia del Fisco. Il contribuente potrà difendersi rettificando i dati raccolti dal Fisco, ma dovrà provarli utilizzando ricevute e rendiconti bancari.

In conclusione, i nuovi controlli promossi dal Fisco sono al centro di una più vasta strategia volta a lasciare sempre meno spazi per chi voglia frodare il Fisco e pagare meno tasse di quelle dovute. Il miglior consiglio per farsi trovare pronti in questi casi è conservare documenti e ricevute utili a dimostrare la regolarità delle proprie spese e la provenienza di quei risparmi che sono stati investiti in conti deposito o in altre forme di investimento

Guida alle assicurazioni professionali

 Uno degli argomenti che maggiormente tengono banco è quello riguardante l’obbligo, per le categorie soggette, all’assicurazione professionale. In merito a quest’assicurazione possono essere lette moltissime notizie, con successive smentite. C’è chi parla di una proroga nel 2014 che si è rivelata fasulla. I professionisti in obbligo hanno avuto la conferma, che dovranno stipulare detta polizza obbligatoriamente, dal 15 agosto 2013.

L’assicurazione professionale è una polizza di responsabilità civile che tutti i professionisti iscritti all’albo, quali architetti, ingegneri, notai e liberi professionisti in genere, dovranno stipulare per essere in regola con le disposizioni di legge.

Qualsiasi professionista che presti la sua opera a terzi, sarà quindi in dovere di consegnare al cliente tutti gli estremi dell’assicurazione professionale.

Esclusi

I grandi esclusi dall’obbligo assicurativo, per il momento, sono gli avvocati e i professionisti appartenenti al settore della sanità. Per i primi si attende il Ministero di Giustizia che, a breve, dovrebbe stabilire le condizioni e i massimali di risarcimento; nel secondo caso, riferito quindi a medici, farmacisti e tutti i professionisti operanti nella sanità, il Decreto Fare ha concesso una proroga. Per questi ultimi, dunque, l’obbligo di stipulare la polizza di responsabilità civile, slitta all’agosto del prossimo anno.

Questo tipo di copertura assicurativa è stato reso obbligatorio per dar modo a chi subisce un danno, di avere un giusto risarcimento. Purtroppo non sempre chi commette un errore a danno di una terza persona, ha la possibilità finanziaria di risarcire detto danno, quindi si è giunti alla conclusione che fosse il caso di dar modo, a chi arreca un disagio grave, di poter rifondere il malcapitato tramite una polizza assicurativa.

Moltissimi professionisti hanno, da tempo, stipulato una polizza professionale privata, ma è altrettanto vero che, purtroppo, non sempre se abbiamo la possibilità di scegliere, optiamo per la scelta più saggia. A questo proposito ci ha pensato la legislatura che, per una volta, si è messa dalla parte del più debole.

Non solo chi subisce il danno però ricava un beneficio da questo Decreto Legge, infatti, anche i professionisti potranno usufruire di un vantaggio, non dovendo, in caso di danni, risarcire personalmente la parte lesa.