Le misure per le pubbliche amministrazioni approvate dal Governo

 Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a due diversi provvedimenti che cambieranno il volto della Pubblica Amministrazione italiana, con l’obiettivo di razionalizzare le spese e dare una soluzione definitiva al problema del precariato nel pubblico impiego.

► Retribuzioni pubblico impiego bloccate fino al 2014

Le nuove norme per la Pubblica Amministrazione

Auto blu

Con il nuovo pacchetto di norme per la Pubblica Amministrazione approvato il 26 agosto dal Consiglio dei Ministri, il Governo ha previsto un ulteriore taglio del 20% sui costi per le auto blu e blocca l’acquisto di nuove vetture fino al 2015. Tagli anche per le consulenze.

Rifiuti

Istituzione del regime particolare per la Regione Campania, che dovrà dotarsi di una tracciatura estesa sia per i rifiuti pericolosi che per quelli particolari.

Il Sistri sarà ristretto solo ai produttori e ai gestori di rifiuti pericolosi, con entrata in vigore del nuovo sistema al 31 ottobre per gestori e al 3 marzo 2014 per i produttori.

Precari delle PA

Le assunzioni nelle PA dovranno essere con contratti a tempo indeterminato, solo in casi eccezionali si potrà far ricorso ai contratti atipici.

Saranno assunti tutti i vincitori dei concorsi, con una quota del 50% delle assunzioni riservata a coloro che negli ultimi cinque anni sono stati sotto contratto a termine per tre anni.

► Le misure approvate dal governo per il pubblico impiego

Agenzia per la Coesione Territoriale

Il pacchetto di norme per la Pubblica Amministrazione approvate dal CdM istituisce l’Agenzia per la coesione territoriale, per la gestione dei fondi strutturali europei previsti per il periodo 2014-2020.

Guida alla richiesta dei rimborsi all’Agenzia delle Entrate

 Guida alla richiesta dei rimborsi all’Agenzia delle Entrate

A volte ai contribuenti italiani può capitare di pagare, in relazione alle tasse e alle imposte richieste dall’ Agenzia delle Entrate, più di quanto dovuto. In questo caso, tuttavia, è possibile richiedere il rimborso degli importi versati in eccesso, ma è necessario conoscere e applicare la procedura per farne richiesta.

Entac assume docenti di inglese in Campania

 ENTAC S.S.R.L., istituto che organizza corsi di lingua  in Campania, è in cerca, di concerto con la rete EURES, di docenti madrelingua inglese per attività formative destinate ad alunni italiani, bambini, giovani e adulti. L’offerta di lavoro per insegnanti di lingua inglese è aperta anche a giovani privi di esperienza, i quali saranno assunti con contratto a tempo determinato con orario full time a partire dal mese di Ottobre 2013.

Lavoro per insegnanti
ENTAC S.S.R.L. cerca madrelingua inglese, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, dotati di capacità di contatto con bambini di 5 – 10 anni (per l’insegnamento della lingua nella scuola primaria) e disponibilità ai rapporti interpersonali. Costituirà requisito preferenziale l’aver maturato preferenziale una precedente esperienza di formazione, anche se breve, in posizioni analoghe.

Occorre ricordare che la rete EURES – EURopean Employment Services è il network dei servizi pubblici per l’impiego dell’Unione europea e degli Stati dell’AELS (Associazione europea di libero scambio), coordinato dalla Commissione europea. Nato nel 1993, il servizio EURES è presente in 31 Paesi d’Europa, anche in Italia, dove conta 59 consulenti (Eures Advisers) in varie regioni e province sul territorio nazionale.

Come candidarsi all’offerta
Gli interessati alle opportunità di lavoro per insegnanti di lingua inglese in Campania segnalate possono candidarsi inviando il curriculum vitae via mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected], ed in copia (cc) a [email protected]. Candidature entro il 24 settembre 2013.

Findomestic assume operatori del credito

 Findomestic è attualmente in cerca di operatori del credito per diverse sedi in tutta Italia e di stagisti a Firenze. Le assunzioni Findomestic sono destinate prevalentemente ai ruoli operativi della rete commerciale, cioè Consulenti prestiti personali, Analisti credito e Consulenti gestione recupero, da assumere con contratto di lavoro a tempo determinato, e a giovani anche senza esperienza da inserire in tirocinio.

Agli operatori del credito spetterà occuparsi di attività quali lo sviluppo commerciale della relazione con i clienti, la cura del processo di valutazione delle pratiche di finanziamento e la gestione dei casi di ritardo nei pagamenti al fine di identificare le soluzioni più adatte sia per il cliente che per l’azienda. I candidati ideali all’offerta sono diplomati o laureati, con buone capacità di relazione e negoziazione, e attitudine lavorare per obiettivi. Particolare attenzione sarà rivolta alle risorse appartenenti alle categorie protette (L. 68/99 e L. 113/85).

Opportunità di lavoro

STAGE PARTNER CARE, Firenze
La ricerca è rivolta a candidati, preferibilmente laureati in materie economiche da non oltre 12 mesi, da assumere in tirocinio nell’ambito dei Servizi Centrali Studio, per un progetto a supporto delle attività di service a venditori e partner (filiali banche e partner commerciali).

Il Gruppo BNP Paribas è anche alla ricerca, per le società BNL e Arval, delle seguenti figure:
Gestore Commerciale Telefonico, Italia;
Gestore Relazionale Privati, Brunico (BZ);
Direttori di Agenzia, Formia (LT), Roma;
Analista del Credito, Bologna;
Specialista Controllo di Gestione, Toscana;
Account Manager, Lombardia;
Stage Organizzazione e Risorse Umane / Marketing e Comunicazione / Legale e Compliance / Linee di Business / IT e Immobiliare / Finanza e Rischi / Credit Analyst / Acquisizione Clienti, tutta Italia.

Come candidarsi all’offerta
Gli interessati alle future assunzioni Findomestic per operatori del credito e alle offerte di lavoro e stage BNP Paribas possono candidarsi visitando la pagina dedicata alle carriere del gruppo, e registrando il curriculum vitae nell’apposito form.

Apple ci prova con il sottocosto

 I titoli tecnologici che a lungo hanno tenuto a galla i mercati internazionali, iniziano a vacillare. Il caso di Facebook è stato eclatante anche se in questi giorni si certifica che il social network raggiunge il suo massimo storico quanto a valore delle azioni e dell’azienda. Molto importante è anche l’esperienza di Delle e HP che invece sono crollate per via della concorrenza dopo aver puntato molto del loro business sui computer desktop.

Insomma, a farla da padrone, anche per i rumors e le indiscrezioni, sono le aziende che producono smartphone e tablet. Due su tutte la Apple e la Samsung. L’azienda di Cupertino ha dovuto fare i conti con un calo delle vendite ed ora sta cercando una nuova strategia per riprendersi: la vendita sottocosto.

La brutta avventura di Apple in Italia

I mercati sono curiosi di conoscere il risultato della nuova impresa di marketing e prendono nota dell’operato Apple. Lo chiamano Trade In Program e doveva partire già a giugno. Adesso, per settembre, tutto sembra pronto: i negozi stanno per ottenere tutte le istruzioni necessarie.

Sembra che portando negli Apple Store un vecchio modello di iPhone si possa avere il nuovo con lo sconto. Gli iPhone rigenerati, come si dice in gergo, potrebbero essere venduti nei paesi in via di sviluppo. Se poi si è pratici di aste online, allora è utile sapere che su alcuni siti sarà possibile acquistare il nuovo iPad ad un prezzo davvero irrisorio: circa 34 dollari.

L’Argentina e il terzo swap

 Il fatto che il tetto del debito USA sarà raggiunto ad ottobre invece che a novembre come speravano gli analisti, è motivo di apprensione per gli investitori internazionali che in queste settimane avevano creduto molto negli States trasferendovi i soldi prima impiegati nelle economie emergenti.

Eppure c’è un altro paese che è alle prese con il debito pubblico e che stenta a fare capolino sulla stampa finanziaria internazionale. Parliamo dell’Argentina e della storia infinita legata ai suoi tango bond. Il presidente argentino, infatti, Cristina Kirchner, ha detto di avere intenzione di ristruttura ancora il debito del suo paese.

Come cambia l’emigrazione italiana

Lo strumento privilegiato per l’impresa è lo swap dei tioli per i creditori che al momento possiedono il 7 per cento dei tango bond e che fino a questo momento non hanno preso parte ai piani di ristrutturazione già lanciati dal governo, dopo la bancarotta del 2001.

La decisione del presidente argentino arriva in un momento molto particolare per il paese. Pochi giorni fa infatti, l’Argentina è stata obbligata a risarcire integralmente tutto il capitale nominale dei tango bond andati in default, dopo una decisione storica della Corte d’Appello di New York che ha dato ragione ai fondi speculativi che detenevano lo 0,45% del debito argentino.

Adesso moltissimi risparmiatori potrebbero intraprendere la stessa strada e l’Argentina potrebbe dover tirare fuori ancora soldi dopo i 1,33 miliardi di dollari legati alla sentenza.

Tetto del debito USA raggiunto ad ottobre

  I mercati spaventati dalla Siria dopo l’annuncio degli States che dichiarano di voler intervenire al più presto in Medioriente dove la situazione si sta facendo sempre più tesa. Gli USA mantengono in apprensione tutti i mercati, sia per questa volontà interventista, sia per la questione del debito, il cui tetto, stando alle ultime notizie, dovrebbe essere raggiunto già nella metà di ottobre.

L’allarme, in tal senso, è stato lancio dal segretario Law che spiega come gli Stati Uniti saranno presto costretti ad affrontare un deficit di liquidità poiché ci sono 50 miliardi di liquidità a disposizione. Una situazione del genere non doveva tardare a presentarsi ma secondo le stime ottimistiche del Ministero del Tesoro americano, si poteva tirare fino a novembre. Invece, il tetto del debito potrebbe essere raggiunto molto prima, già alla metà di ottobre.

Perchè gli USA investono nell’UE

La discussione infiammerà il Congresso americano a partire dal 9 settembre. In queste due settimane che ci separano dalla data fatidica, potrebbe risolversi la questione siriana. Per evitare di raggiungere il tesso sull’indebitamento è necessario che il Congresso trovi un accordo sui conti pubblici. Sembra di tornare indietro nel tempo al 2011 quando per un mancato accordo e per gli allarmi legati al possibile default degli States, Standard&Poor’s decise di operare un downgrade del debito americano. Le conseguenze sui mercati furono inevitabili.

Imprese e famiglie sul pagamento dell’IMU

  Il PD va allo scontro sull’IMU e dichiara di non essere disposto ad accettare un ultimatum sulla tassa, costi quel che costi. In più il PD ribadisce che non è pensabile d’istituire un’altra tassa per sopperire alla mancanza d’introiti dell’IMU che sulle famiglie, in quest’anno di ripresa, dovrebbe incidere per circa 430 euro.

Gli albergatori, sostenuti dalla CGIA dichiarano di essere stati i più colpiti dall’imposta. Il problema è stato nel fatto che è stato rimandato il pagamento soltanto per alcune categorie di contribuenti, da cui erano escluse le imprese. Queste hanno già versato, infatti, ben 9,3 miliardi di euro.

Le famiglie non se la passano certo meglio, quanto a tasse, visto che oltre ad arrivare presto al pagamento dell’IMU, saranno bersagliate anche da un’altra imposta, la Tares che va ad incrementare la tassazione del 17,6 per cento.

Rincari IVA pronti al via

Le associazioni di categoria, in questo momento, sono sul piede di guerra. La prima a parlare riscuotendo un discreto seguito è Confartigianato che spiega come nel passaggio dall’ICI all’IMU, gli italiani abbiano tirato fuori dalle loro tasche circa 14,5 miliardi in più. Le imprese, in particolar modo, stanno subendo la situazione, visto che dall’inizio del 2013 hanno già pagato l’8,3 per cento in più di tasse rispetto all’anno scorso.

Rincari esagerati, prossimi a 300 per cento, sono previsti per le pizzerie al trancio e per le pasticceria in virtù dell’introduzione della Tares.

Il PD va allo scontro sull’IMU

 Dal punto di vista dei cittadini, sapere di non dover più pagare l’IMU è senz’altro confortante visto che si potrebbe incrementare, anche per poco, il potere d’acquisto delle famiglie rilanciando i consumi stagionali. Dal punto di vista della politica, però, la situazione è più complessa visto che abolire o rimandare ancora l’IMU costringe il governo a trovare nuovi fondi per la manovra, fondi che adesso sembrano impossibili da reperire.

Imprese e famiglie sul pagamento dell’IMU

La questione IMU che ha già caratterizzato la campagna elettorale, adesso minaccia di essere il quid determinante per la stabilità del Governo. Il PD che finora è stato sulla difensiva, ha preso tempo ed ha provato a spiegare perché è difficile fare tutte le riforme fiscali adesso, sia quella dell’IMU che quella dell’IVA, passa all’attacco.

Rincari IVA pronti al via

La politica serra i denti e questo asserragliamento non piace proprio ai mercati. Il PD ribadisce che sull’imposta municipale sugli immobili, non intende accettare scadenze ed ultimatum e poi prova a spostare l’attenzione sui “soliti” temi caldi dell’autunno. La tassa, insomma, passa in secondo piano perché sono prima da risolvere i problemi legati alla scuola, alla cassa integrazione e alle aliquote IVA che comunque influiscono sul costo dei beni.

All’IMU si ribellano anche gli albergatori che dichiarano di essere i più tartassati.

Facebook raggiunge il suo massimo storico

 Facebook era diventato talmente grande ed importante nel panorama tecnologico che il suo debutto in borsa sembrava scontato. Peccato che poi le cose non siano andate come dovevano e il titolo è rapidamente precipitato davanti agli sguardi attoniti degli investitori. Nell’ultima assemblea pubblica, Mark Zuckerberg, che in questa storia aveva perso il posto tra i 10 uomini più ricchi del pianeta, ha ammesso che l’esperienza finanziaria non è stata delle migliori.

Adesso conviene puntare su Facebook

Un’ammissione di colpa che, pur non riconoscendo nello specifico il merito dei lavoratori legati al social network, ha determinato una svolta nelle quotazioni di Facebook. Oggi, infatti, si apprende che è stato raggiunto il massimo storico e Facebook vale addirittura 100 miliardi di dollari.

FB spinta dalla pubblicità mobile

Le azioni valgono tantissimo, ben 42 dollari a titolo che è un nuovo record e non è una bolla. I conti trimestrali dell’azienda, infatti, lasciano ben sperare e l’ottimismo è di casa tanto che Facebook pensa già a testare nuovi canali di business in grado d’incrementare i ricavi dell’azienda.

I dati trimestrali sono stati pubblicati il 24 luglio scorso e da allora è iniziata l’ascesa del titolo. Proprio ieri le azioni di Facebook hanno chiuso con l’ennesimo rialzo di 1,9 punti percentuali che ha portato le azioni al massimo valore. Dalla pubblicazione dei dati trimestrali fino ad oggi, il guadagno di Facebook è stato del 60 per cento.