Guida allo Spesometro 2013 – Esclusioni ed esenzioni

 Lo Spesometro 2013 prevede delle regole diverse rispetto all’anno passato, dovute all’entrata in vigore delle nuove norme in materia presenti nel Decreto del Fare e negli altri provvedimenti presi dal governo al fine di combattere l’evasione fiscale.

Grazie a questo strumento, il Governo può tracciare più agevolmente le transazioni finanziarie rilevanti ai fini Iva eseguite tramite carta di credito e bancomat dai soggetti possessori di Partita Iva.

Chi non deve compilare lo Spesometro

Sono esentati dall’obbligo di comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva tramite Spesometro i possessori di Partita Iva che abbiano aderito al regime dei nuovi minimi.

L’esenzione è prevista anche per le Pubbliche Amministrazioni – Stato, Regioni, Provincie e Comuni – ma solo in caso di operazioni di carattere istituzionale.

Operazioni esenti dallo spesometro

Non sono soggette ad obbligo di Spesometro le operazioni per le quali sia stata già fatta comunicazione all’anagarafe tributaria (ad esempio i premi delle compagnie assicurative e l’elenco dei mutuatari delle banche) e le operazioni intracomunitarie comunicate nel modello Intrastat.

Sono esenti anche le operazioni già oggetto di comunicazione nelle black list.

Tra le operazioni escluse dalla comunicazioni dello spesometro rientrano, inoltre, le importazioni di beni e le esportazioni di beni, le cessioni con trasporto e spedizione fuori della comunità europea sotto le condizioni definite nell’articolo 8, comma 1 e 2 del dpr 633, le operazioni escluse dall’ambito di emissione della fattura effettuate fino al 30 aprile 2011.

Guida allo Spesometro 2013

Elenco clienti e fornitori

Esclusioni ed esenzioni

Come e cosa si deve comunicare

Guida allo Spesometro 2013 – Elenco clienti e fornitori

 Con le ultime modifiche apportare dal Decreto del Fare e altri provvedimenti del Governo, sono cambiate le regole per lo Spesometro, lo strumento che permette di monitorare le operazioni finanziarie rilevanti ai fini effettuate dai possessori di Partita Iva.

Una prima novità per lo Spesometro 2013 è la possibilità di effettuare la comunicazione semplificata con l’elenco clienti e fornitori.

Cos’è l’elenco clienti e fornitori

L’elenco clienti e fornitori è un documento nel quale il possessore di una Partita Iva – professionisti e società – annota tutti i clienti e i fornitori con i quali ha effettuato transazioni finanziari nell’anno di riferimento.

Nell’elenco si devono specificare i dati identificativi dei clienti e dei fornitori e quelli rilevanti ai fini fiscali.

Chi deve compilare l’elenco clienti e fornitori

Devono obbligatoriamente compilare l’elenco clienti e fornitori i soggetti titolari di partita Iva che hanno effettuato operazioni di cessioni di beni e prestazioni di servizi rilevanti ai fini IVA e soggette all’obbligo di fatturazione da e verso operatori nazionali ed internazionali.

Per le operazioni non soggette ad obbligo di fatturazione, l’elenco deve essere compilato per totale importo non inferiore ai 3600 euro iva inclusa.

Infine, per le operazioni per cui la fattura sia a richiesta, l’elenco è obbligatorio solo per gli importi per i quali si è emessa fattura.

Guida allo Spesometro 2013

Elenco clienti e fornitori

Esclusioni ed esenzioni

Come e cosa si deve comunicare

 

Guida allo Spesometro 2013

 Cos’è lo Spesometro

Dopo un lungo silenzio è stata data comunicazione ufficiale della proroga per lo Spesometro, lo strumento che permette di tracciare le spese rilevanti ai fini Iva eseguite da tutti gli operatori finanziari attraverso bancomat e carte di credito per importi totali superiori ai 3.600 euro.

Le nuove scadenze per lo Spesometro

Lo Spesometro 2013, che si riferisce alle operazioni e transazioni eseguite nell’anno solare 2012, sono state posticipare al 12 novembre per i contribuenti mensili e il 21 novembre per quelli trimestrali, con provvedimento del 2 agosto 2013.

Le comunicazioni relative al 2013 dovranno essere presentate, rispettivamente, al 10 aprile 2014 e al 20 aprile 2014.

Chi deve compilare il nuovo Spesometro 2013

Lo Spesometro deve essere compilato e consegnato da tutti i titolari di Partita Iva e i professionisti – con esenzione di chi aderisce al regime dei minimi – residenti fiscalmente in Italia.

Hanno obbligo di compilazione dello Spesometro anche i titolari di Partita Iva esteri se identificati in Italia.

Le altre novità dello Spesometro dopo il Decreto del Fare 

Con il Decreto del Fare lo Spesometro potrebbe non esistere più. Nel provvedimento, infatti, è prevista la sostituzione di questo strumento con la trasmissione quotidiana dei dati rilevanti ai fini Iva.

Guida allo Spesometro 2013

Elenco clienti e fornitori

Esclusioni ed esenzioni

Come e cosa si deve comunicare

PA – 150 mila precari a rischio di rinnovo entro fine anno

 Sono circa 150 mila i lavoratori precari della Pubblica Amministrazione che rischiano di rimanere a casa entro la fine del 2013. Pur occupandosi di servizi essenziali per i cittadini, infatti, questi a questi lavoratori non hanno forme di contratto in grado di assicurare loro la permanenza all’ interno dell’ organico. 

Le 262 scadenze fiscali del 20 agosto

 Dopo la pausa estiva “in vigore” a partire dallo scorso 9 agosto, giorno a cui risaliva l’ ultima scadenza ufficiale registrata sul calendario dell’ Agenzia delle Entrate – cioè l’ imposta di bollo – il Fisco ritorna, dopo Ferragosto, a battere cassa più puntuale ed esigente che mai.

Per Zanonato la ripresa economica arriverà entro la fine del 2013

 Il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato ne è convinto. La ripresa dell’ economia italiana arriverà entro la fine del 2013, con segnali ancora più tangibili verso l’ inizio del 2014, e il prodotto interno lordo italiano tornerà a crescere. Negli ultimi mesi, infatti, il calo del PIL del Paese è stato sempre più ridotto: questo fenomeno fa quindi sperare che presto si avrà una inversione di tendenza.

Carte di credito classiche

 Le carte di credito altro non sono che strumenti di punta, in termini di utilizzo ed affidabilità, posseduti e rilasciati dai maggiori istituti finanziari a livello globale. Permettono di comprare beni e pagare servizi presso diverse tipologie di esercizi commerciali convenzionati, facendo a meno di usare denaro contante.

Si tratta di strumenti che permettono di acquisire beni e pagare servizi senza l’utilizzo del contante, a patto che ci sia il rispetto dei massimali di importo prestabiliti dal contratto, e a patto di raggruppare ogni tipo di spesa effettuata durante il mese tramite un unico addebito sul conto corrente del cliente.

Nell’ultimo caso esaminato ad assicurarne l’affidabilità e la sicurezza è la firma del titolare. Costui deve apporre la sua firma sul retro della carta di credito.

La firma, poi, deve essere verificata dall’alienante beni o servizi per concludere positivamente la transazione.

Le carte di credito, inoltre, permettono di acquisire un anticipo di contante recandosi presso sportelli bancari bancomat.

In tal caso la sicurezza è data a tutti gli effetti dal codice segreto, preventivamente attribuito (c.d. P.I.N., “Personal Identification Number”), che il titolare deve digitare presso gli sportelli bancomat.

Le carte di credito sono adottabili anche in caso di pagamenti mediante apparecchiature POS, per pagamenti per corrispondenza, telefonici, ricariche di schede telefoniche per telefonini, per pagamenti su internet, ecc.

Un vantaggio di rilievo sicuro, garantito dall’utilizzo delle carte di credito è che tutti i servizi permessi dalla propria carta di credito sono utilizzabili anche fuori dal Paese di residenza.

Il rimborso delle somme utilizzate si verifica nel mese successivo e può essere a saldo o a rate.

Le voci di spesa del Nuovo Redditometro

 A partire dalla giornata di ieri, lunedì 19 agosto, è entrato ufficialmente in vigore il Nuovo Redditometro, lo strumento di cui si avvarrà d’ ora in avanti l’ Agenzia delle Entrate per effettuare i controlli sulle dichiarazione dei redditi dei contribuenti italiani. Lo scopo è quello di porre un freno al fenomeno dell‘ evasione fiscale

Come si sviluppa un ciclo economico

 L’analisi delle fasi del ciclo economico serve ad individuare i momenti salienti dello sviluppo di un’economia e per questo, conoscere un ciclo economico, è fondamentale per avere idea di quello che sta succedendo ad un paese o alla borsa.

Lo schema classico di un ciclo economico è fatto di espansione, poi di contrazione e poi ancora di ripresa. E per determinare in che fase si è, si prendono in esame l’andamento del Prodotto Interno Lordo o della disoccupazione.

Cosa sostiene la teoria del mercato efficiente

Per esempio, se c’è una fase di espansione conclamata, allora il PIL è in crescita e in modo inversamente proporzionale diminuisce il tasso di disoccupazione. Nella fase di recessione, invece, accade il contrario, cioè cresce il tasso di disoccupazione e si riduce il volume della produzione dei un paese.

Per essere corretti, però, bisogna dire che esistono quattro fasi e non tre: la prima è una fase di espansione che raggiunge un secondo stadio, ovvero il picco massimo, per poi avviarsi verso una fase di contrazione e raggiungere il livello minimo.

La teoria del prospetto

La recessione, che è un termine molto usato negli ultimi mesi, si ha quando l’economia di un paese rallenta, c’è un calo di tensione nell’attività economica. Il rallentamento diventa recessione vera e propria quando ci sono due trimestri di calo del PIL. Negli altri casi di flessione si parla di depressione.