Funzionamento e domanda per la social card

 La Social Card è rinata e attraverso adesso la sua fase “sperimentale”. In pratica la nuova Social Card è quella introdotta dal Governo Berlusconi, messa poi a punto dal Governo Monti e quindi inserita nel Decreto Lavoro 2013.

In generale, tanto per ricordarne la definizione, diremo che si tratta di uno strumento per il sostegno economico delle famiglie considerate “meno abbienti” che possono decidere di inoltrare o meno la domanda. I soldi caricati sulla social card possono essere usati soltanto per l’acquisto di generi alimentari, per il pagamento delle bollette oppure per l’acquisto di prodotti farmaceutici.

Requisiti per la richiesta della Social Card

Questa social card che abbiamo descritto, però, non è valida per tutta l’Italia ma è adottata in forma sperimentale nei comuni di Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona.

Il Governo Letta, non contento di questi limiti geografici, ha pensato di estendere la social card sperimentale anche ad alcuni comuni del Sud Italia. La sperimentazione durerà per tutto il 2014 e per il 2015.

Caricamento e importi della nuova social card

Per fare la domanda della social card è necessario rispettare dei requisiti economici: avere un ISEE che non supera i 3000 euro, avere un valore ai fini IMU della prima casa che non supera i 30 mila euro, avere un patrimonio mobiliare inferiore a 8000 euro e avere un indicatore della situazione patrimoniale inferiore a 8000 euro. Il richiedente, inoltre, può avere altri trattamenti economici ma questi non devono essere superiori ai 600 euro mensili, in più nessun componente della famiglia deve avare un’auto immatricolata a suo nome nei 12 mesi che precedono la richiesta.

Come si trovano i soldi per abolire l’IMU

 Ridurre le tasse e rilanciare l’economia. Non è uno slogan, ormai questa frase somiglia sempre di più ad un imperativo. E se si chiede ad associazioni di consumatori ed esperti, qual è la tassa da abolire prima di tutto, il riferimento è sempre all’IMU. L’imposta municipale sugli immobili, quanto ad antipatia, in Italia sembra seconda soltanto al canone RAI.

Anche il Codacons, di recente, ha pensato ad una soluzione per trovare i soldi necessari all’abolizione dell’IMU. La tassa in questione, infatti, per quanto mal sopportata, porta moltissimi soldi nelle casse dello Stato, un tesoretto cui pochi sono disposti a rinunciare. L’interlocutore cui si rivolge il Codacons è il Premier Enrico Letta.

Il documenti di Saccomanni sull’IMU

La proposta del Codacons è la seguente: si chiede di revocare gli aiuti economici messi in campo per aiutare il Monte dei Paschi di Siena ed evitare il fallimento di questa banca. Quelli che tutti conoscono come Monti-bond potrebbero essere usati come tesoro per l’abolizione dell’imposta sugli immobili.

I danni economici della caduta del governo

In effetti i Monti-bond hanno un valore complessivo di 4 miliardi di euro, esattamente equivalente ai soldi che il governo Letta ha detto essere necessari per l’abolizione dell’IMU. Nella pratica, questa soluzione è poco praticabile perché i soldi già erogati sono difficili da recuperare. Si potrebbe modificare il piano di ristrutturazione del Monte dei Paschi ma non sembra una strada che il governo vuol percorrere.

La produzione del petrolio favorisce la Cina

 La Cina, in questo momento, ha superato gli Stati Uniti per quanto riguarda la produzione di petrolio. La competizione tra Cina e USA, ormai, è proverbiale, soprattutto in periodo di crisi economica. La Cina ha rallentato la produzione ma resta un caposaldo dell’economia internazionale.

Quello che attualmente si evince dai dati disponibili è che la produzione americana di petrolio crescerà ancora. Il periodo di riferimento usato per fare la stima è quello iniziato nel 2011 che si concluderà soltanto nel 2014. La crescita di cui si parla porterà la produzione di petrolio a 13 milioni di barili al giorno.

Pechino ridona fiducia alle borse europee

Sul versante cinese, invece, la produzione dell’oro nero crescerà ancora del 6 per cento e arriverà ad un uso di 11 milioni di barili al giorno. La domanda di petrolio che invece si registra negli USA è di 18,7 milioni di barili al giorno. Le statistiche che tengono a mente quel che è successo negli anni scorsi, dicono che siamo abbondantemente sotto il picco USA di 20,8 milioni di barili del 2005.

Il petrolio cresce per colpa dell’Egitto

In prospettiva, quindi, dal prossimo ottobre, la Cina potrebbe diventare il primo importante netto di petrolio, andando ad occupare il posto su cui oggi siedono gli Stati Uniti. La stima è stata realizzata dall’Eia, l’ufficio informazione del dipartimento energetico statunitense.

L’incremento della domanda cinese e l’aumento della produzione di petrolio da parte degli Stati Uniti, sanno alla base di questo cambiamento.

In Germania esiste il doppio lavoro

 Ci sono moltissime persone che ritengono che in Germania si stia benissimo, sotto il profilo lavorativo e finanziario. Invece qualcosa non va a sentire le parole di Angela Merkel, salita in cattedra per una lezione di economia.

Come si evita la recessione in Germania

L’Ufficio federale del lavoro, infatti, dice che nel 2012 sono aumentati i tedeschi che fanno un secondo lavoro. Nel 2012 i cittadini che abitano in Germania e non possono accontentarsi di un solo impiego sono 2,66 milioni e nel 2011 erano 56 mila in meno. Il tasso di “doppilavoristi” è raddoppiato rispetto al 2004 quando soltanto il 4,3 per cento della popolazione era dedito a due attività professionali.

Confermata la tripla A per la Germania

Insomma, per sopravvivere non è sufficiente un solo salario. Una notizia del genere si potrebbe aspettare che arrivi dalla Grecia o da qualche paese del Mediterraneo, invece arriva direttamente dalla Germania che, su più fronti, è considerata la terra del welfare e del capitalismo. Senza esagerare possiamo dire che la Germania è la prima economia d’Europa e nello scacchiere internazionale occupa addirittura il quarto posto.

Il secondo lavoro cui si fa riferimento nelle statistiche indicate, è un impiego regolare, con trattenute e contributi versati. La crescita del numero di coloro che fanno il doppio lavoro ha consentito alla Germania di attutire la crisi economica del Vecchio Continente.

Nuove prospettive per Blackberry

 Il mercato degli smartphone e dei telefoni cellulari evoluti sta andando avanti lasciandosi alle spalle vecchie tecnologie e progetti che non trovano spazio e gradimento nel grande pubblico. In questo momento le aziende che non hanno un business di massa, come può esserlo quello di Apple e Samsung, devono prendere tempo per elaborare nuove strategie.

RIM prova a rifarsi il trucco

Il gruppo Blackberry, ad esempio, sta vagliando delle strategie alternative che saranno utili alla società per resistere alla fase di contrazione attuale del mercato ed avere nuovo slancio per il futuro. Il management di Blackberry è talmente convinto della strada intrapresa che ha pensato di esporre le quatto soluzioni in cantiere ai giornalisti del Wall Street Journal.

Record di utili e calo delle vendite per Samsung

La concorrenza delle altre aziende in primis e la contrazione delle vendite di telefoni e smartphone, ha messo alle strette la società canadese. La prima soluzione pensata è nella costituzione di una join venture, un modo come un altro per accettare con eleganza l’aiuto esterno.

La seconda soluzione, invece, è nello smembramento della società in divisioni che si occupino dello sviluppo di una sola linea di business. La terza soluzione, altrettanto interessante è nella vendita completa della società che, comunque, potrebbe trovare una scappatoia ai guai finanziari – ecco la quarta soluzione – attraverso l’uscita dalla borsa.

L’Italia deve emanciparsi dei fondi

 Per uscire da una situazione di stallo economico-finanziario, è importante che l’Italia si emancipi dall’erogazione di fondi che arrivano dall’Europa. A dirlo sono proprio i vertici dell’UE che chiedono al nostro paese di dare un taglio ai fondi a pioggia investendo sulle poche priorità in parte già delineate dalla politica.

I fondi europei saranno concentrati su specifiche priorità

A parlare, in tal senso, è il Commissario europeo alle politiche regionali, Johannes Hahn. Il Commissario ribadisce che l’Europa non ha intensione di essere insensibile alla situazione italiana, ma non vuole che i soldi erogati dall’Unione siano usati soltanto per finanziare grandi eventi, come il concerto di Elton John.

Piazza Affari crede nella ripresa economica

Insomma, serve una strategia di lungo periodo e deve essere elaborato un piano d’azione entro il 30 settembre. Nel nostro paese, tra l’altro, come osserva il Commissario, ci sono già dei buoni esempi di progetti interessanti e finanziabili sul lungo periodo. L’esempio cade sulla Tecnopoli in Emilia Romagna, sui piani di sviluppo urbano integrato messi a punto in Toscana e sulla promozione dell’uso delle energie rinnovabili in Puglia.

Certo non c’è alcun interesse a finanziare grossi eventi, come il concerto che abbiamo menzionato e non c’è alcun interesse ad investire soldi nel completamento della Salerno-Reggio Calabria. Insomma, solo progetti che siano in grado di dare prestigio, lavoro e business al Belpaese.

Continua la discesa dello spread

 Tutti coloro che non credevano nella riuscita dell’impresa, è servita la delusione su un piatto d’argento. Nonostante il recente downgrade operato ai danni del nostro paese dalle maggiori agenzie di rating, infatti, lo spread continua a scendere ed è finito sotto la soglia dei 240 punti.

Spread e borsa italiana da record

L’ultima volta che ci ricordavamo un differenziale così basso, era il 7 luglio del 2011. Adesso siamo ancora in estate ma è passata la tempesta che si era abbattuta sullo Stivale in relazione all’incremento continuo del debito. L’Italia è pronta, almeno stando alle ultime notizie, allo sprinti finale.

Letta promesso uno spread più basso

Intanto la Germania continua a spingere verso l’alto tutti i listini del Vecchio Continente visto che l’indice Zew che deve misurare la fiducia delle imprese tedesche nell’economia del paese, è superiore perfino alle stime più ottimistiche. Intanto, dall’altra parte del mondo, in Giappone, il premier propone di ridurre il peso delle tasse a carico delle aziende più grandi. Solo l’annuncio della nuova strategia è sufficiente per il Nikkei che schizza verso l’alto guadagnando il 2,75 per cento.

Si prospetta allora un Ferragosto all’insegna del riposo finanziario. Le borse si sostengono in Europa sulla base delle notizie legate ai dati macroeconomici, mentre in Giappone si teme il solito rally dovuto all’ennesimo deprezzamento dello yen nei confronti del dollaro e dell’euro.

ABC del Decreto Lavoro, tutto quello che c’è da sapere sul testo approvato dal Senato

 Ammortizzatori Sociali

Al fine di promuovere l’occupazione, il Decreto Lavoro prevede degli incentivi per chi assume lavoratori in condizioni di difficoltà.

Nello specifico è stato previsto un contributo mensile alle aziende o imprese che assumono lavoratori che percepiscono l’Aspi (Assicurazione Sociale Per l’Impiego,  la vecchia disoccupazione) che prevede un contributo statale pari al 50% dell’indennità residua del lavoratore, per ogni mese di retribuzione.

Al contributo non possono le imprese che assumono lavoratori licenziati, nei sei mesi precedenti alla nuova assunzione, da altre imprese con le quali sono in rapporto di collegamento o di controllo.

Altra modifica apportata dal Decreto del Lavoro riguarda la Social Card, il contributo economico che lo Stato eroga alle famiglie in condizioni di comprovata difficoltà economica.

La sperimentazione viene estesa a tutti i territori del Mezzogiorno, con un rifinanziamento pari a 167 milioni per il 2014-2015.

Incentivi

Con questo Decreto il Governo mira a dare un aiuto ai giovani che, in un periodo come questo, hanno molte difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro.

Per questo sono stati previsti incentivi per le aziende e le imprese che assumono entro il 30 giugno 2015 giovani con età compresa tra i 18 e i 29 anni con un contratto a tempo determinato. L’incentivo consiste in uno sgravio contributivo pari a 650 euro mensili per 18 mesi. L’incentivo è disponibile solo in caso di assunzione di giovani disoccupati da almeno 6 mesi e senza titolo di scuola media superiore o professionale.

Apprendistato

Con l’approvazione da parte del Senato del testo del Decreto Lavoro (Dl 76/2013) è stato abolito il carattere di straordinarietà e temporaneità della nuova disciplina che prevede che sia la Conferenza Stato Regioni ad adottare le linee guida dell’apprendistato professionalizzante.

Se la Conferenza non provvede alla stesura delle linee guida entro i termini stabiliti (30 settembre) scatta la disciplina derogatoria.

► Riforma del Lavoro – Nuove norme in vigore per contratti a progetto, apprendistato e associazione

Associazione in partecipazione

Il Decreto Lavoro prevede degli incentivi specifici per l’assunzione degli associati in partecipazione, nella misura della conciliazione per tutti i contenziosi dell’azienda, dietro il pagamento di un contributo straordinario del 5% per 6 mesi, durante i quali il lavoratore così assunto non potrà essere licenziato.

Inoltre, il Decreto sancisce l’esclusione dalla sanzione per violazione del tetto massimo di tre associati nella stessa attività se si tratta di imprese mutualistiche che assumono associati e i rapporti tra produttori e artisti, interpreti ed esecutori, volto alla realizzazione di registrazioni.

► Cos’è il contratto di associazione in partecipazione

Contratti a termine

L’attuale disciplina sui contratti a termine prevede per i contratti a termine acausali – contratti che non obbligano il datore di lavoro a specificare le ragioni tecniche, produttive o organizzative che hanno portato all’assunzione del lavoratore – la possibilità di essere prorogati fino ad una durata massima complessiva di 12 mesi.

Con il Decreto 76/2013, inoltre, è stato modificato il periodo di tempo minimo che deve intercorrere tra un contratto a termine e il successivo presso lo stesso datore di lavoro: l’intervallo scende da 60 a 10 giorni per contratti di durata fino a 6 mesi e da 90 a 20 giorni per contratti di durata superiore a 6 mesi.

Contratti flessibili

Il Decreto Lavoro approvato dal Senato, in attesa di legge di conversione, prevede tre novità principale per i contratti flessibili, i contratti che si contraddistinguono per il carattere di discontinuità e saltuarietà del rapporto di lavoro:

1. Il Decreto Lavoro limita a 400 giornate di lavoro prestato presso lo stesso datore di lavoro nell’arco di tre anni il tetto superato il quali il rapporto di lavoro intermittente si trasforma in contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Le giornate lavorative da computare sono solo quelle effettuate dopo la data di entrata in vigore del decreto legge.

2. Il termine di validità dei contratti intermittenti sottoscritti alla data di entrata in vigore della legge 92 del 2012 non compatibili con le modifiche introdotte, è stato prorogato al 1° gennaio 2014.

3. Il Decreto Lavoro modifica anche il contratto a progetto, specificando che non può sussistere in caso di «compiti meramente esecutivi e ripetitivi», ampliando così la validità del divieto.

Chi assume un lavoratore con un contratto a progetto ha l’obbligo di specificare per iscritto nel contratto i termine del progetto del quale si occuperà il nuovo assunto.

Credito d’imposta

Con il Decreto Lavoro si modifica il periodo di fruizione del credito di imposta per le imprese del Mezzogiorno che assumono lavoratori con contratti a tempo indeterminato, introducendo la scadenza del 15 maggio 2015. La precedente legislazione prevedeva un periodo di tempo di due anni a partire dal giorno dell’assunzione.

Le imprese che intendono usufruire del beneficio, devono farne specifica richiesta alle regioni di riferimento secondo quanto specificato nei provvedimenti attuativi.

Rifinanziamento dei tirocini

Il Decreto lavoro prevede una dotazione di 1 milione di euro per il Fondo straordinario “Mille giovani per la cultura”, da utilizzare per la promozione di tirocini formativi e di orientamento nel settore della cultura.

6 milioni di euro nel triennio 2013/2015 andranno alle Pubbliche Amministrazioni per le indennità di partecipazione ai tirocini.

3 milioni di euro nell’anno accademico 2013-2014 e altri 7,6 per i periodi successivi, infine, sono stati messi a disposizione delle università statali per il finanziamento dei tirocini curriculari.

► Mini – guida del Ministero al Decreto Lavoro 2013: gli interventi per i giovani

Fondo di Garanzia per i Giovani – Youth guarantee

Con il Decreto Lavoro viene istituita, presso il Ministero del Lavoro, una missione che avrà il compito di coordinare e gestire il programma di attuazione del Fondo di Garanzia per i Giovani, che prevede un contributo comunitario pari a 450 milioni di euro.

Questa struttura sostituisce fino alla fine del 2015 i centri per l’impiego, attualmente in via di ristrutturazione. Il suo compito sarà di interagire con gli organi di governo che si occupano di politiche occupazionali e l’analisi dei dati sull’occupazione che le regioni dovranno periodicamente inviare.

Start-up innovative

Il Decreto del Lavoro estende fino al 2016 gli incentivi in favore di persone fisiche e persone giuridiche che intendono investire nel capitale sociale di imprese “start-up innovative” già previsti per il biennio 2013-2015.

► Start up innovative: definizione, requisiti e agevolazioni previste con il Decreto Lavoro

Assunzioni Guess nel settore dell’abbigliamento

 Il noto marchio specializzato in abbigliamento e accessori moda Guess ha aperto nuove selezioni di personale nell’ottica assunzioni in Europa.

Guess è un brand americano specializzato nella produzione e nella vendita di abbigliamento, calzature, accessori e gioielli. Creato nel 1981 per mano dei fratelli Marciano, emigrati dalla Francia per inseguire il “sogno americano”, il marchio è noto soprattutto per la jeanseria. Ha conosciuto una rapida crescita divenendo un punto di riferimento per i giovani di tutto il mondo. Guess ha saputo conquistare una posizione di rilievo nel mercato globale ed oggi è presente, con i propri negozi e i propri prodotti, in oltre 80 paesi in tutto il mondo.

L’azienda è al momento alla ricerca di personale sia in Italia che all’estero in vista di nuove assunzioni. Coloro i quali sono interessati alle offerte di lavoro in Guess possono valutare le selezioni in corso in Italia, Germania ed Europa in generale.

WEB CONTENT SPECIALIST
La ricerca è rivolta a diplomati e laureati, preferibilmente che abbiano frequentato un corso di specializzazione in web development, con conoscenza dei linguaggi HTML, CSS e JavaScript, eccellente utilizzo di Adobe Photoshop e fluente inglese.

BUSINESS ANALYST, Dusseldorf
Si richiedono almeno 3 anni di esperienza in ruolo analogo, laurea in Economia e conoscenza fluente della lingua inglese.

PRODUCT MANAGER MAN ACCESSORIES
I candidati ideali possiedono almeno 2 anni di esperienza nel ruolo, buona conoscenza di Photoshop, inglese fluente e conoscenza di un’altra lingua straniera.

ANALYST PROGRAMMER RPG STEALTH
Richieste 5 anni di esperienza nell’uso di Stealth AS 400, capacità di programmazione RPG, conoscenza di EDI e della lingua inglese.

STORE MANAGER, Vienna, Sindelfingen
ADDETTI VENDITA, Zweibrucken, Wertheim, Wustermark, Berlino, Amburgo, Monaco, Cologne, Dusseldorf, Francoforte
La selezine è riservata a candidati con pregressa esperienza in posizione analoga tra i 2 e i 5 anni, a seconda del ruolo, fluente conoscenza della lingua inglese e tedesca, e conoscenza professionale di Microsoft Office.

JDA SPECIALIST
Si ricercano candidati con capacità di programmazione, preferibilmente con conoscenze in ambito RPG, dotati di familiarità con la lingua inglese.

STAGE STORE DEVELOPMENT PROJECTS & ADMINISTRATION
Offerta rivolta a laureati in Economia, con inglese fluente e conoscenza di Excel.

STAGE FIXTURING SPECIALIST
Si selezionano laureati in Architettura, con inglese fluente, conoscenza di base di Autocad, uso professionale di Microsoft Office e, preferibilmente, conoscenza di programmi 3D come Rhinoceros.

INTERNAL AUDITOR
Tra i requisiti diploma o laurea, 3/4 anni di esperienza o un paio di anni ma accompagnati da certificazione CIA, CISA, CPA, ottima conoscenza della lignua inglese e, preferibilmente, conoscenza di una lingua tra Tedesco, Francese e Spagnolo, ottime competenze informatiche.

RETAIL STORE PLANNER
Si ricercano laureati con 5 anni di esperienza nel settore, conoscenza della lignua inglese e utilizzo avanzato di Excel, e di sistemi di pianificazione e analisi.

STAGE ADDETTI VENDITA, Italia
Le risorse desiderate sono giovani di età tra i 18 e i 29 anni, con buona conoscenza della lingua inglese.

Come candidarsi alle offerte di lavoro
Coloro i quali vogliono vagliare le opportunità di lavoro in Guess e alla future assunzioni in Italia e all’estero possono candidarsi visitando la pagina dedicata alle carriere del gruppo, e registrando il curriculum vitae nell’apposito form.

OCSE preoccupata per le economie BRIC

 Le economie emergenti sono sempre considerate la chiave di volta per le economie avanzate che tramite accordi bilaterali con i paesi dei BRIC riescono a risparmiare sul loro business ed aiutare quello dei paesi più in difficoltà.

L’OCSE contro l’elusione fiscale

L’OCSE, però, in questo momento è preoccupata di come stanno andando le cose. Nel suo ultimo rapporto spiega che le economie cosiddette BRIC, quindi Brasile, Russia, India e Cina, stanno rallentando il ritmo della loro crescita e questo rallentamento potrebbe inficiare la ripresa economica, seppur lenta, degli Stati Uniti, del Regno Unito, del Giappone e del Vecchio Continente in generale.

L’OCSE, tra l’altro, a sua disposizione, ha anche i Composite Leading Indicators che sono importanti per conoscere in anticipo i momenti in cui il mercato cambia trend. I CLI, però, dicono che adesso le economie emergenti e le economie principali, vanno in direzioni opposte.

Pronta una banca mondiale per gestire l’ascesa

Direzioni che sono tenute da un mese a questa parte tanto da poter concludere che l’economia mondiale viaggia a tre velocità. Da un lato  i CLI parlano di Stati Uniti, Giappone e Regno Unito come un terzetto in crescita. Ognuno di questi paesi sta rafforzando in modo interessante la sua economia.

Poi abbiamo i paesi dell’Eurozona che potrebbero avere una maggiore trazione economica e migliorare in prospettiva, ma che adesso, sono in una fase di lenta ripresa.

Poi ci sono i paesi BRIC che attraversano la nuova fase di rallentamento, con la sola India che è sull’ottovolante.