Le novità su infrastrutture e lavori pubblici nel Decreto del Fare

 Per il settore italiano dell’ edilizia il varo definitivo del Decreto del Fare, “licenziato” in via definitiva solo alcuni giorni fa dalla Camera, è stata, a detta degli esperti, solo una vittoria parziale. Non hanno infatti trovato attuazione, nel testo definitivo, le norme più attese riguardanti l’ estensione della Scia, come pratica semplificativa, anche ad altre tipologie di lavori.

Rallenta il calo del PIL della Grecia

 Dalla nazione ellenica, investita da sei anni a questa parte dalle conseguenza di una durissima crisi, arrivano i primi spiragli positivi. Per il terzo trimestre consecutivo, infatti, il Prodotto Interno Lordo greco ha rallentato la sua caduta libera. Nei mesi che vanno da aprile a luglio, infatti, il PIL ellenico è sceso solo del 4,6% rispetto al 5,6% che era stato possibile registrare nel primo trimestre del 2013.

PIL in frenata e poco lavoro per la Grecia

 La Grecia è pronta per tornare sullo scacchiere finanziario internazionale ma è anche vero che non ha ancora messo a posto i conti. In questo momento si parla molto della situazione del PIL e dell’occupazione.

Cresce ancora la disoccupazione in Grecia

Siamo di fronte al terzo trimestre consecutivo in cui la Grecia deve fare i conti con un crollo del prodotto interno lordo. Il premier Samaras è convinto che comunque siamo alla vigilia di un cambiamento e tutte le speranze sono riposte nel settore turistico che per via dei prezzi molto bassi, dovrebbe essere alla base del boom di Atene.

Schäuble vuole aiutare ancora Atene

Allo stesso tempo, però, non si deve pensare che l’andamento positivo del mercato turistico sia in grado di incidere su tutti i settori dell’economia europea visto che il tasso di disoccupazione, almeno stando alle ultime analisi, è a livelli molto alti. Siamo di fronte ad un nuovo record.

Per la ristrutturazione del debito, quindi, si deve aspettare ancora qualche mese e la situazione, nel lasso temporale considerato, potrebbe addirittura peggiorare visto che a settembre si vota in Germania e le direttive tedesche in Europa sono fondamentali per la stabilità finanziaria di Atene.

Tanto per dare qualche numero ricordiamo che nel secondo trimestre del 2013 il PIL greco è calato del 4,6 per cento migliorando rispetto alla precedente flessione del 5,6 per cento.

 

Semplificazioni per l’edilizia nel Decreto del Fare

 Il settore edile, come è noto, è stato uno dei più colpiti dalla crisi e dalla congiuntura economica negativa. Per questo motivo, dunque, era inevitabile che non venisse in qualche modo “rappresentato” all’ interno del Decreto del Fare, il provvedimento legislativo in cui il Governo ha inserito una serie di misure volte a rilanciare l’ economia italiana.

Perchè gli USA investono nell’UE

 I paesi stabili dal punto di vista economico e politico attraggono numerosi investimenti. Chi compra titoli del debito di un paese, con un certo rendimento, sa che alla scadenza dei titoli avrà un guadagno assicurato, un guadagno che cresce all’aumentare dell’instabilità del paese.

La ripresa è vicina secondo la BCE

Il problema, in questa catena di rischi, c’è quando un paese offre dei titoli di stato ad un rendimento molto alto ma allo stesso tempo rasenta il default. La bancarotta, infatti, presuppone che non siano più pagati i rendimenti davanti ad una situazione di crisi conclamata. Il Vecchio Continente quanto a rendimenti alti e instabilità politico-finanziaria, può certamente dare lezioni. Tutta l’UE è stata pesantemente bersagliata dalla crisi.

L’esigenza di un rating imparziale

C’è da chiedersi allora perché gli investitori statunitensi siano interessati ai titoli spazzatura dell’Europa. Un dilemma che deve essere sciolto per capire meglio i trend del mercato finanziario. Le aziende europee, per esempio, nel 2013, hanno già venduto 106,6 miliardi di dollari di azioni in più rispetto all’anno precedente. Una vendita che è andata di pari passo con l’aumento del 67% delle vendite di titoli del debito spazzatura.

C’è da considerare che questi titoli sono erogati per finanziare l’attività dei privati ma i problemi si avranno soltanto a partire dal 2016 o dal 2018 quando inizieranno ad essere riscossi i rendimenti. In più, per il momento, l’attività delle banche centrali, è da considerarsi rassicurante e quindi è in grado di calmierare la situazione.

CheBanca rilancia il risparmio

 C’ tempo fino al 28 agosto per approfittare di una promozione molto interessante offerta da CheBanca! L’istituto di credito in questione, infatti, sta pensando a promuovere un conto deposito molto vantaggioso, riservato ai nuovi clienti. Ecco cosa propone.

I migliori mutui a tasso fisso a 30 anni

Se si è alla ricerca di una soluzione di risparmio vantaggiosa, la proposta di CheBanca! cade a pennello visto che il conto deposito “dell’ultima ora” offre dei rendimenti superiori a quelli mediamente in circolazione. Il prodotto che stiamo per presentare si chiama Conto Deposito CheBanca!

CheBanca la migliore dopo Webank

Questo prodotto propone rendimenti maggiorati per chi apre un conto fino al 28 agosto. Si parla di nuovi clienti, chiaramente, ma anche chi ha già un rapporto in essere con CheBanca! può ottenere dei tassi promozionali. Entrando nel dettaglio scopriamo che i nuovi clienti possono ottenere un tasso pari al 3,50% lordo annuo se le somme depositate sono vincolate per sei mesi.

I vecchi clienti invece potranno avere un rendimento identico a quello citato per tutte le somme che eccedono il saldo rilevato il 24 giugno 2013. Somme che dovranno comunque essere vincolate per sei mesi su un conto deposito. Il conto in questione è libero e quindi può essere svincolato in qualsiasi momento a patto di accettare tassi d’interesse ridotti.

Novità sul Fondo di garanzia per le PMI nel Decreto del Fare

 Nei giorni scorsi la Camera ha dato il suo via libera definitivo al cosiddetto Decreto del Fare, uno degli interventi di punta del Governo Letta, che ha inserito al suo interno una serie di misure per rilanciare al più presto l’ economia italiana e stimolare le sue possibilità di ripresa.

Ultimi sondaggi sul mercato immobiliare

 La crisi continua ad interessare la società italiana e lo si vede dall’analisi del mercato immobiliare. L’ultima indagine in proposito è stata effettuata attraverso la somministrazione di alcune interviste a ben 1375 operatori. Si è cercato di capire l’andamento delle compravendite, i movimenti del mercato degli affitti con i prezzi reali applicati alle case in vendita e a quelle locate. Il periodo di riferimento è il secondo trimestre dell’anno, da aprile a giugno.

Si vende casa ma con lo sconto

La crisi economica ha un effetto importante sulla compravendita delle case. Sicuramente si tratta di una conclusione “scontata”, ma l’affermazione è stata più volte suffragata dai dati reali. Bankitalia, Tecnoborsa e l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, hanno cercato di approfondire il tema.

Potere d’acquisto e crisi immobiliare

Per quanto riguarda le compravendite di case, in questo momento siamo in una fase di flessione. Scende, infatti, il numero delle agenzie che nei mesi scorsi hanno venduto almeno un’abitazione ma il crollo del terzo trimestre dell’anno scorso è da considerarsi acqua passata. Insomma la crisi c’è ancora ma si è attenuata sensibilmente.

Per quanto riguarda i prezzi delle case, gli agenti immobiliari parlano di quotazioni stabili, quindi di una battuta d’arresto nella contrazione dei prezzi. Solo per pochissimi intervistati i prezzi degli immobili sono ancora in una fase crescente.

L’omissione dei versamenti e la confisca

La confisca dei beni è una misura punitiva disposta nel caso in cui sia stato tratto un vantaggio reale tramite l’evasione fiscale. Una recente sentenza della Corte di Cassazione spiega che attraverso la confisca si può sia andare a colpire il patrimonio di una società che ha evaso le tasse, sia il patrimonio della persona fisica che realmente ha commesso il reato.

Vale la confisca anche sui beni del figlio

Ancora una volta è intervenuta a precisare la questione la Corte di Cassazione con la sentenza numero 32944 del 30 luglio 2013. In questa sentenza è stato specificato che l’azione illecita messa in campo dal rappresentante legate di una società a responsabilità limitata, che abbia portato vantaggio alla società, deve essere attribuita alla persona fisica che ha commesso il reato nonostante personalmente non ne abbia ottenuto alcun vantaggio economico specifico.

Per i sequestri basta la disponibilità della casa

In questo caso il riferimento è ad un fatto accaduto presso il Tribunale di Pescare il 13 luglio dell’anno scorso. Una contribuente, indagata per evasione, aveva subito la confisca di beni mobili e immobili, per il valore complessivo delle tasse evase, in merito ad un reato attribuito alle società di cui questa contribuente era stata rappresentante legale.

Credito agevolato per le PMI nel Decreto del Fare

 Nei giorni scorsi ha trovato la sua approvazione da parte della Camera il Decreto del Fare, un decreto che comprende una serie di misure di diverso genere, molte delle quali con importanti risvolti economici. Il Governo, infatti, ha da sempre inteso il provvedimento come il primo passo verso la possibile ripresa economica del Paese. Ora si attende la sua conversione in legge.