Assunzioni Conad per apertura nuovo punto vendita

 Sono previste nuove assunzioni Conad a Pianoro, in provincia di Bologna. La celebre catena che opera nella Grande Distribuzione Organizzata seleziona personale per l’apertura di un nuovo supermercato.

Conad,consorzio formato da 8 cooperative di dettaglianti, opera in tutte le regioni d’Italia. Fondata nel 1963 a Bologna, Conad è una delle più note catene di supermercati ed ipermercati italiane, ed opera mediante le insegne Conad, Conad City, Margherita – Conad, Market – Conad e E. Leclerc – Conad.

La catena è in costante ampliamento e sono molte le aperture di nuovi supermercati. Proprio nell’ottica della prossima apertura di un nuovo punto vendita a Pianoro, presso Bologna, Nordiconad, associata del consorzio, ha avviato le selezioni per 20 giovani da inserire come capi reparto, addetti vendite e tirocinanti.

Coloro che sono interessati alle assunzioni Conad possono verifcare e analizzare le offerte di lavoro attive in questo periodo. A tutti i candidati è richiesta la residenza nella zona di lavoro o nelle immediate vicinanze della medesima.

Capi reparto
Per i reparti Macelleria, Gastronomia, Ortofrutta e Generi Vari, Conad cerca candidati di età preferibilmente compresa tra i 30 e i 40 anni, con pluriennale esperienza nel ruolo meglio se maturata in ambito della Grande Distribuzione Organizzata. Verranno prese in considerazione anche le candidature di addetti di reparto purché con esperienza, ai quali sarà assicurata la necessaria formazione per arrivare al ruolo.

Addetti vendite
La ricerca è finalizzata a candidati che hanno breve esperienza nei settori Salumeria, per il servizio al banco, Ortofrutta e Macelleria.

Tirocinanti
L’offerta si rivolge a giovani disoccupati, senza esperienza, disponibili all’inserimento in stage.

Come ci si candida all’offerta
Il portale Conad è attualmente in fase di rinnovamento e non è temporaneamente accessibile, ragion per cui gli interessati alle future assunzioni Conad a Pianoro, Bologna, e alle offerte di lavoro attive possono candidarsi visitando la pagina dedicata alle opportunità del gruppo sul portale Infojobs.it, e registrando il curriculum vitae nell’apposito form.

Concorsi a Verona in ospedale per infermieri

 L’Ospedale di Verona ha bandito un concorso per infermieri nell’ottica di assunzioni a tempo indeterminato. Il bando è per titoli ed esami e c’è tempo per partecipare. La scadenza è fissata al 19 agosto 2013.

L’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona ha pubblicato, nello specifico, un avviso pubblico di selezione indirizzato all’assunzione a tempo indeterminato di 3 Collaboratori Professionali Sanitari – Infermieri, cat. D. Il concorso per infermieri indetto dall’Ospedale di Verona profila l’espletamento di una prova preselettiva, che sarà rappresentata da un test con domande a risposta multipla, una prova scritta, una prova pratica ed una prova orale. Essi verteranno su materie e contenuti dettagliatamente indicati nel bando.

Requisiti per partecipare al concorso per infermieri

Al fine di partecipare al concorso per infermieri all’ Ospedale di Verona è richiesto il possesso dei seguenti requisiti:
– laurea in Infermieristica o titoli equipollenti;
– iscrizione all’Albo professionale I.P.A.S.V.I.;
– cittadinanza italiana o di un Paese dell’Unione Europea;
– non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
– non essere stati destituiti, dispensati o licenziati dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione.

Domanda di partecipazione

Le domande di partecipazione, presentabili in carta semplice secondo l’apposito modello e complete degli allegati richiesti dal bando, devono essere consegnate a mano oppure inviate tramite raccomandata, entro il 19 agosto 2013, all’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona – Piazzale Aristide Stefani, 1 – 37126 Verona. In alternativa, possono essere inviate tramite PEC all’indirizzo di posta elettronica [email protected], entro la medesima data di scadenza.

Per il FMI è necessario accelerare le riforme per la crescita

 Eurozona ed Italia sono al centro dell’ ultimo rapporto stilato dal Fondo Monetario Internazionale che ha concluso in questi giorni la sua missione nella zona Euro. E come anticipato nelle precedenti conferenze e dichiarazioni, le prospettive di crescita per entrambe, nell’ imminente futuro, non sono rosee. 

Le principali novità della riforma del catasto

 Proprio in questi giorni il Parlamento sta lavorando assiduamente sul testo del nuovo disegno di legge che traccerà le direttive della futura riforma del catasto, da tempo riconosciuta come una delle “emergenze” amministrative e fiscali del Paese.

Dov’è arrivato il debito italiano

 L’Italia, in questo momento, non è un paese per grandi investitori. Infatti nonostante le raccomandazioni del premier che invita tutti a riportare i soldi in patria, non ci sono degli asset davvero convenienti per chi in borsa vuole ottenere bei rendimenti.

Il governo portoghese resiste alle pressioni

Nonostante le agenzie di rating provvedano periodicamente a declassarci e nonostante dalla BCE arrivi puntualmente il sostegno monetario all’economia, c’è ancora qualcosa che non va. L’Eurostat, per esempio, illustra una crescita incredibile del debito italiano che è arrivato ad essere il 130 per cento del PIL. 

Se in tal senso fosse stilata una classifica europea, potremmo trovare l’Italia al secondo posto subito dopo la Grecia che nel primo trimestre dell’anno in corso aveva un debito pari al 160,5 per cento del PIL. Il debito nell’Eurozona, così, continua ad aumentare e se si considerano i 17 paesi che fanno parte dell’unione monetaria si scopre che hanno un debito complessivo pari al 92,2 per cento del PIL mentre l’Europa a 27 arriva addirittura ad un debito dell’85,2 per cento.

Previsioni e borse legate alla Cina

I dati di cui parliamo, anche per l’Italia, sono stati rilevati nel primo trimestre dell’anno. Se si fa un confronto tra l’ultimo trimestre del 2012 e il primo del 2013 si nota un incremento dell’indebitamento visto che il rapporto precedente era fermo al 127 per cento.

FB spinta dalla pubblicità mobile

 La pubblicità che viene portata sui dispositivi mobile, in questo momento, sta mandando in orbita il titolo di Facebook che finalmente riprende fiato dopo un bel po’ di ribassi. In realtà, nonostante la popolarità di questo social network, il titolo in borsa non ha mai portato grossi incassi e grosse soddisfazioni a Zuckerberg. Di recente, però qualcosa deve essere cambiato.

Facebook e la pubblicità scabrosa

I ricavi trimestrali di Facebook, quindi, hanno avuto un incremento importante del 53 per cento e sono arrivati a quota 1,18 miliardi dollari. Il 41 per cento di questo ottimo introito è stato dato dalla pubblicità mobile. Adesso, come già accaduto anche ad Apple, Facebook prova a rimettere ordine tra i conti dell’azienda. Un’impresa, questa, che non è riuscita nemmeno a Google.

 Facebook tenta la strada dei video

Facebook non va soltanto bene per i ricavi ma va davvero oltre le attese degli investitori che si aspettavano davvero il peggio. In fondo la pubblicità sui dispositivi mobile si è dimostrata il tallone d’Achille della maggior parte delle aziende digitali. 

Invece il gioiellino creato da Zuckerberg ha portato a casa un incremento del 20 per cento nell’after-hours, ancora prima della diffusione dei dati trimestrali che hanno raggiunto la stampa soltanto dopo la chiusura di Wall Street.

In crescita la fiducia dei consumatori

 L’Italia non sembra più un Belpaese, almeno dal punto di vista finanziario e i dati che arrivano dagli analisti economici, testimoniano che ci sono dei problemi strutturali da risolvere, delle riforme cui dare seguito al fine di tornare ad essere competitivi.

Risale lo spread e cala la borsa di Milano

I consumatori, invece, sono impermeabili a queste analisi poco ottimistiche della situazione dello Stivale e tornano ad essere fiduciosi per il futuro. L’Istat ha spiegato che l’indice che misura la fiducia dei consumatori italiani è passato nell’ultimo mese da 95.8 a quota 97.3 e questo miglioramento nasce dalla ricostruzione del quadro economico e dalla sensazione rispetto alla situazione personale.

Insomma, i consumatori sentono che qualcosa cambiare per loro in prima persona e poi anche per il resto dell’Italia. Intanto però, la crisi non accenna a diminuire e quello che più preoccupa è la disoccupazione che amplia le fila delle persona in cerca di un lavoro e s’infoltisce di giovani e meno giovani che da troppo tempo sono a braccia incrociate.

Per Squinzi andiamo peggio del previsto

In generale si pensa che migliorerà in primo luogo la situazione economica dell’Italia, si pensa poi che la piaga della disoccupazione sarà sanata a stretto giro e che ci sarà un miglioramento generale delle condizioni di vita e di lavoro.

 

Il datore di lavoro e l’ erogazione del TFR

 Il Trattamento di Fine Rapporto o TFR, più comunemente chiamato anche liquidazione, è la somma che ogni datore di lavoro è tenuto a versare ai propri lavoratori dipendenti al termine del rapporto di lavoro stesso, indipendentemente dalla causa che ha motivato la conclusione della collaborazione.

I motivi per richiedere l’ anticipo del TFR

 Qualunque lavoratore dipendente, con la sola eccezione di quelli del settore pubblico e di quelli del settore privato, ha la possibilità di richiedere, in caso di particolari necessità finanziarie, un anticipo sulla propria liquidazione o trattamento di fine rapporto – TFR.

Che cosa è l’ anticipo sul TFR

 Il TFR o Trattamento di Fine Rapporto, un tempo comunemente chiamato anche liquidazione, è l’ accantonamento contabile che viene corrisposto dal datore di lavoro a tutti i lavoratori dipendenti – con l’ unica eccezione di quelli statali e di quelli pubblici – al termine del rapporto di lavoro in questione, indipendentemente dalla causa della sua cessazione – dimissioni, licenziamento individuale o collettivo, etc.