Microcredito per disoccupati dalla Toscana

 Quale istituto di credito sarebbe così folle da concedere un prestito ad un disoccupato che non ha ancora percepito alcuna indennità? La risposta è scontata. Eppure, c’è una Regione che vuole dare credito alle persone che hanno ormai perso la speranza di ottenere un finanziamento.

Caricamento e importi della nuova social card

Si tratta della Regione Toscana. I lavoratori che risiedono in questa zona e che ultimamente hanno perso il lavoro, possono ottenere un piccolo prestito, un microcredito, fino a 3 mila euro da rimborsare in 36 mesi a tasso zero. Un’agevolazione che nasce dalla volontà dell’Amministrazione regionale di sostituirsi al debitore nel pagamento degli interessi.

Un modo molto interessante per far sì che chi è stato già colpito dalla crisi economica, abbia comunque un’opportunità. Secondo la Regione Toscana, infatti, ci sono almeno 20 mila lavoratori che, pur avendo avuto accesso agli ammortizzatori sociali per via della mutata condizione lavorativa, non hanno nella pratica ottenuto alcun indennizzo in euro. Almeno per il momento.

Più ore di cassa integrazione nel primo semestre 2013

 

Il Governatore toscano ha già siglato un accordo con le maggiori sigle sindacali per trovare anche altri strumenti di sostegno alle famiglie. Ha pensato, ad esempio, di reintrodurre il bonus bebè per il 2013, il 2014 e il 2015.

Cosa incide sull’erogazione del mutuo

 Per la serie “non tutti sanno che…” proviamo a riassumere tutti i fattori che rendono variabile l’erogazione del mutuo, che possono in qualche modo modificare l’effluvio di denaro dall’istituto di credito fino all’aspirante mutuatario. Il mercato immobiliare, infatti, appare agli analisti praticamente cristallizzato con compravendite sempre meno numerose e difficoltà nell’erogazione dei mutui.

Lo spread promozionale è la moda dell’estate

Se si sblocca il sistema creditizio e quindi viene archiviata la fase di credit crunch, è facile che riprenda slancio anche il mercato immobiliare, uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi. Le statistiche parlano chiaro: per l’immobiliare, il 2012, è stato l’anno più nero dal 1985 ad oggi.

Tutte le spese da considerare per i mutui

Una delle difficoltà maggiori nella conclusione della compravendita è l’ottenimento del mutuo visto che le banche chiedono sempre maggiori garanzie prima di erogare il finanziamento e “sprecano” circa 2 mesi e mezzo per decidere se l’aspirante mutuatario è anche un buon pagatore.

Gli elementi in gioco, quelli che possiamo inserire nel computo delle variabili per l’erogazione del mutuo sono: la storia finanziaria del cliente, il reddito del richiedente, l’età dello stesso e il valore dell’immobile sul quale, poi, la banca dovrà iscrivere l’ipoteca di primo grado.

Ancora novità dall’IVASS per i consumatori

 Il mondo delle assicurazioni è in continuo fermento e ancora una volta, prima della pausa estiva, dobbiamo prendere nota di una serie di novità che sembrano andare a vantaggio degli utenti finali delle compagnie assicurative.

Ancora aumenti per le assicurazioni

L’IVASS ha pubblicato un provvedimento il cui obiettivo è rendere più limpido il legame tra assicurazioni e clienti. L’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni ha ribadito che si tratta di un decreto legge pubblicato nel 2012 che adesso deve iniziare ad essere rispettato in toto. Parliamo del decreto legge n. 179 dell’ottobre 2012.

 Sulle truffe assicurative c’è un nuovo alleato

Il termine perentorio per il rispetto della normativa in materia di Home insurance è fissato al primo settembre 2013. Entro quella data le compagnie assicurative dovranno predisporre un’area riservata sul loro sito internet per tutti i clienti. 

Questi devono in fatti avere la possibilità di accedere al portale dell’assicurazione da casa verificando tutti i dati delle polizze. L’accesso all’area riservata deve avvenire tramite un username e una password univoci. In questo modo i clienti possono essere avvertiti per tempo delle cadenze dei premi, delle possibilità assicurative, in forma assolutamente gratuita.

L’impegno alla trasparenza potrebbe incrementare il livello di fiducia riservato a questi attori del mondo assicurativo.

Polizze moto sempre care con meno incidenti

Le polizze moto continuano ad essere troppo care rispetto alla modifica che c’è stata nella società contemporanea dove, vuoi per la crisi che ha ridotto gli spostamenti, vuoi per l’accresciuta prudenza dei centauri, il numero degli incidenti che coinvolgono le due ruote è diminuito sensibilmente. 

Ancora aumenti per le assicurazioni

L’ultima ricerca a disposizione sull’argomento polizze moto, rivela che dal 1994 al 2012 ci sono stati aumenti dei premi fino al 400 per cento che in termini monetari corrispondono ad un rincaro medio di 550 euro a persona. Eppure, nel nostro paese, le statistiche sugli incidenti dicono che sono diminuiti quelli che coinvolgono le moto.

Il livello di dettaglio delle assicurazioni

I centauri, a tal punto, si chiedono se non sia opportuno anche ritoccare il prezzo delle polizze moto. A prendere le difese degli amanti della moto ci hanno pensato le associazioni nazionali Ancma ed Eicma che hanno anche applaudito la prudenza rilevata nel Belpaese rispetto a quanto visto nel resto d’Europa.

Per essere più precisi nella relazione, prendiamo in esame i dati ACI che spiegano come nel 2011 i motocicli coinvolti nei sinistri siano stati poco più di 75mila, una cifra non lontana da quella rilevata l’anno precedente, in flessione del 4,2 per cento.

Diminuiscono tra l’altro anche le vittime degli incidenti in modo che diminuiscono da un anno all’altro del 22 per cento.

Commissioni per le carte KO

 Pagare con la carta di credito, lo sanno coloro che fanno spesso shopping online, può essere tanto comodo quanto costoso per il fatto che spesso ci sono delle commissioni da corrispondere che fanno lievitare il prezzo del servizio o del prodotto. Basta pensare alle compagnie aree che caricano i costi del biglietto delle spese per il pagamento con carta di credito.

Chi usa la carta di credito in Italia

L’Unione Europea, per questo, ha pensato che riducendo il costo delle commissioni per chi paga con carta di credito, si può agevolmente ridonare fiducia ai consumatori. La proposta è pronta, adesso manca l’iter legislativo. E’ stato sfornato da Bruxelles, infatti, un regolamento valido per il mercato delle carte di credito e debito. L’obiettivo è di ridurre al massimo le commissioni stabilendo un tetto massimo.

Evitare le truffe con le carte di credito

La Commissione UE, vuole quindi introdurre interchange fee massime dello 0,2 per cento o dello 0,3 per cento in base al fatto che si tratti di una transazione con carta di debito o di una transazione con carta di credito. Il vantaggio di un sistema di questo tipo è evidente nel momento in cui si guarda alla situazione italiana dove pagare con le carte di credito può costare anche il 2 per cento in più del previsto.

Requisiti per le agevolazioni all’assunzione di donne disoccupate over 50

 Con la Circolare n. 34 del 26/07/2013 il Ministero del Lavoro ha chiarito quali sono i requisiti per l’accesso alle agevolazioni per l’assunzione di donne disoccupate con più di 50 anni di età, che sono state introdotte con la Legge Fornero  e in vigore a partire dal 1° gennaio 2013.

► Come usufruire degli incentivi Inps per l’assunzione di disoccupati over 50

Il provvedimento atto ad incentivare l’assunzione di donne over 50 in stato di disoccupazione consistono in uno sconto del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro.

La Circolare del Ministero, in primo luogo, chiarisce che la definizione di soggetto privo di impiego regolarmente retribuito comprende:

  1. donne di qualsiasi età residenti in aree svantaggiate o con una professione o di un settore economico caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  2. donne ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi. Come si può notare, tra i requisiti individuati dalla norma, quello di essere «prive di un impiego regolarmente retribuito» costituisce un leitmotiv.

In base a questo chiarimento della definizione di soggetto privo di impiego regolarmente retribuito ne deriva che sono inclusi nella tipologia di rapporto di lavoro che permette di usufruire delle agevolazioni per l’assunzione di donne disoccupate over 50 tutti i rapporti di lavoro dipendente di durata inferiore a 6 mesi.

► Chi può usufruire degli incentivi Inps per l’assunzione di disoccupati over 50

In caso di rapporti di lavoro di collaborazione coordinata continuativa, l’elemento per la determinazione del diritto all’agevolazione è il reddito, fissato in 8.000 euro di reddito annuo escluso da imposizione fiscale per le lavoratrici dipendenti e in 4.600 euro per le lavoratrici autonome.

Disciplina dei CNNL per la fruizione ad ore del congedo parentale

 La legge di stabilità 2013 (legge 228/12) ha introdotto la possibilità per i genitori di usufruire dei congedi parentali concessi ai lavoratori dipendenti nei primi 8 anni di vita del bambino anche ad ore.

 

► Guida alla richiesta del Bonus Bebè 2013

Nel testo della legge si specifica che questa possibilità, però, per la sua realizzazione è subordinata alla disciplina che ne danno i contratti collettivi di lavoro relativi a modalità di fruizione, criteri di calcolo della base oraria ed equiparazione di un determinato monte ore alla singola giornata lavorativa.

Con l’interpello 25 del 22 agosto 2013, il Ministero ha risposto all’istanza del Cgil, Cisl e Uil nella quale erano stati chiesti chiarimenti al Ministero per la determinazione di quale livello di contratto nazionale debba essere utilizzato per la formulazione della disciplina a riguardo della fruizione dei congedi parentali ad ore.

Il Ministero ha chiarito che la disciplina di riferimento è sia la contrattazione nazionale di settore che la contrattazione collettiva di secondo livello.

 Congedo a ore per i lavoratori in attesa di figli

Inoltre, come specifica il Ministero, i contratti nazionali collettivi di secondo livello sono abilitati anche a stabilire le modalità di fruizione e differimento del congedo per il personale del comparto sicurezza e difesa di quello dei vigili del fuoco e soccorso pubblico.

I posti disponibili nella scuola per il prossimo anno

 Il Ministero dell’Istruzione di concerto con il Ministero dell’Istruzione ha messo a punto alcune tabelle nelle quali viene indicato il numero dei posti disponibili per i docenti a partire dal prossimo settembre.

 La crisi dei finanziamenti universitari italiani

In totale, compresi anche gli insegnati di sostegno, a partire da settembre nella scuola italiana saranno disponibili 600.839 posti per i docenti.

Il Ministero dell’Istruzione, anche se si è ancora in attesa della comunicazione ufficiale, prevede che saranno immessi a ruolo almeno 15 mila insegnanti, metà dei quali arriveranno dagli ultimi concorsi e la restante metà dallo scorrimento delle graduatorie.

Dalle tabelle stilate dal Ministero dell’Istruzione, inoltre, emerge che c’è stato uno spostamento degli insegnati verso gli asili, le elementari e le superiori a discapito del numero delle cattedre previste per le scuole medie.

► Piano assunzioni scuola 2014/2017

Per quanto riguarda la ripartizione territoriale dei posti per insegnati disponibili a partire dal prossime settembre, va evidenziato un sostanzioso aumento dell’organico delle scuole della Lombardia  (+638 unità) e dell’Emilia Romagna (+374). Per le altre regioni gli aumenti hanno riguardato la Toscana (+299), il Piemonte (+184), il Lazio (+162) e il Veneto (+158).

Meno docenti, invece, la Sicilia e la Campania che ne perdono rispettivamente 568 e 492 unità, seguite dalla Puglia (-353) e dalla Calabria (-281).

Guida al certificato medico on line

 Il Decreto ministeriale del 18 aprile 2012 ha stabilito che i certificati medici che attestino lo stato di malattia del lavoratore debbano essere inviati all’Istituto per via telematica, attraverso l’apposito Servizio messo a disposizione sul sito dell’Inps. La circolare n. 113/2013 dell’Istituto Nazionale di Presidenza Sociale ne chiarisce alcuni dettagli, che riguardano in modo particolare i dati che devono essere inseriti nel certificato on line da inviare all’Inps.

► I motivi del licenziamento per giusta causa: mancata comunicazione delle assenze e falsi certificati

Come si compila il certificato medico on line

All’interno del certificato medico da inviare on line all’Inps in caso di malattia del lavoratore, deve essere indicata – da parte del medico che ha stilato il certificato che può decidere di identificarsi come medico in carica al servizio sanitario nazionale o un semplice libero professionista o meno – la diagnosi nel modo più completo e dettagliato possibile, ai sensi dell’articolo 42 della legge n. 183 del 4 novembre 2010.

Il certificato on line permette anche di specificare se la diagnosi ha messo in evidenza la presenza di una patologia che richiede terapia salvavita, di una malattia per la quale è stata riconosciuta la causa di servizio o la situazione di invalidità già riconosciuta.

► Visite fiscali – La guida per i lavoratori

Con il certificato on line il lavoratore ha la facoltà di specificare se nella giornata di rilascio del certificato medico ha già completato la sua attività lavorativa.

Come funziona il fermo amministrativo di Equitalia

 Con il Decreto del Fare il Governo ha puntato a rendere più ‘umano’ il rapporto degli italiani con il Fisco e, soprattutto, con Equitalia, la società demandata dallo stato alla riscossione dei tributi presso i privati e le aziende.

► Equitalia cancella i vecchi debiti fino a 2 mila euro

Tra le novità più importanti introdotte dal Decreto del Fare sicuramente c’è il divieto, per Equitalia, di procede al fermo amministrativo dei cosiddetti beni strumentali delle aziende e dei liberi professionisti.

Con questo divieto il Governo mira a non privare aziende e professionisti degli strumenti che necessitano per la continuazione della loro attività produttiva. È compito del contribuente in debito con il Fisco dimostrare che il bene strumentale sia realmente indispensabile al proseguimento dell’attività lavorativa.

Nel Decreto del Fare sono comprese altre due novità per quanto riguarda il fermo dei beni strumentali delle imprese e dei liberi professionisti: da un lato l’allungamento dei tempi dalla notifica di pagamento al fermo, che è stata portata da 20 a 30 giorni, e, in secondo luogo, l’ipoteca sui beni strumentali sottoposti a fermo che non potrà essere maggiore di un quinto del valore dei beni strumentali in questione.

► Pagamenti online più semplici per Equitalia

Allo stesso modo è stata prevista anche l’impossibilità di pignoramento della prima casa quando questa risulti essere l’unico immobile di proprietà del contribuente debitore, se nell’immobile è stata fissata la residenza principale.