Assicurazione INAIL per casalinghe – esclusioni e sanzioni

 In un post pubblicato in precedenza abbiamo fornito una serie di informazioni relative all’ Assicurazione contro gli infortuni domestici erogata tra i servizi dell’ Istituto Nazionale per l’ Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro – INAIL e rivolta, in modo particolare alle casalinghe o comunque a chi svolge abitualmente, ed in via esclusiva, il loro lavoro.

Assicurazione INAIL per le casalinghe – definizioni

 Come la maggior parte dei contratti di assicurazione, anche quello relativo all’ Assicurazione INAIL contro gli infortuni domestici, ovvero la cosiddetta Assicurazione INAIL per le casalinghe, contiene una parte dedicata alle definizioni, che servono a stabilire con maggiore precisione l’ ambito di riferimento della polizza stessa. 

Assicurazione INAIL per le casalinghe – le associazioni di categoria

 In un post pubblicato in precedenza abbiamo fornito a quanti fossero interessati una serie di informazioni relative alle modalità per mettersi in contatto con gli operatori e gli esperti dell’ INAIL, l’ Istituto Nazionale per l’ Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, al fine di ricevere maggiori indicazioni in merito alla cosiddetta Assicurazione INAIL per le casalinghe.

Assicurazione INAIL per le casalinghe – contatti e informazioni

 Quella dell’ Assicurazione INAIL per le casalinghe o Assicurazione contro gli infortuni domestici è una realtà che interessa molte persone in Italia, per le quali sussistono i requisiti previsti dalla legge e per le quali è quindi obbligatorio sottoscrivere e rinnovare tale polizza di assicurazione

Assicurazione INAIL per le casalinghe – chi è esonerato

 In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che cosa è e a chi si rivolge uno dei servizi assicurativi erogati dall’ Istituto Nazionale per l’ Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e cioè l’ Assicurazione INAIL contro gli infortuni domestici o Assicurazione INAIL per le casalinghe. 

Che cosa è l’ Assicurazione INAIL per le casalinghe

 In questo post cercheremo di capire meglio che cosa è e come funziona la cosiddetta Assicurazione INAIL per le casalinghe, uno dei numerosi servizi assicurativi rivoti alle persone fisiche offerti dall’ Istituto Nazionale per l’ Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro

Estensione di garanzia: condizioni generali e particolari di assicurazione

 In un post pubblicato in precedenza abbiamo fornito alcune informazioni di base sulle cosiddette estensioni di garanzia, che, contrariamente a quello che si può pensare, sono delle polizze assicurative a tutti gli effetti che servono a proteggere gli acquisti, e che dunque coinvolgono di norma un assicurato – cioè il proprietario del bene e acquirente – e il bene stesso – cioè il prodotto acquistato.

Che cos’ è una estensione di garanzia

 Nella vita di tutti i giorni si entra comunemente in contatto con più forme di assicurazione di quante si è portati normalmente a credere. Anche al di sotto delle tanto diffuse estensioni di garanzia vi sono, ad esempio, dei contratti di assicurazione e delle polizze assicurative di diverso tipo.

Come funziona il regime delle nuove iniziative produttive per l’apertura di una Partita Iva?

 Quando si decide di mettersi in proprio e di iniziare a lavorare percependo i propri compensi tramite Partita Iva è necessario fare molta attenzione alla scelta del regime fiscale.

Infatti, il Governo, per andare incontro a tutti coloro che hanno volontà imprenditoriale anche in questa difficile situazione economica, ha messo a punto diversi regimi fiscali per i possessori di una Partita Iva. Tra questi ci sono il regime dei minimi e il regime delle nuove iniziative produttive.

► Come si apre la Partita Iva?

Se il primo regime è dedicato a persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni che iniziano una nuova attività, il regime delle nuove iniziative produttive è quello migliore nel caso in cui si rientri nella categoria delle persone fisiche che iniziano una nuova attività d’impresa (incluse anche le imprese familiari) per la prestazione di servizi o per attività industriali o commerciali.

Questo regime – la cui scelta deve essere indicata nel modello AA9/11 necessario alla richiesta dell’apertura della Partita Iva – prevede il pagamento di una tassa unica del 10% che sostituisce l’Irpef e le altre addizionali regionali, ma chi sceglie questo regime deve poi provvedere autonomamente alla regolarizzazione delle posizioni Inps e Inail e agli obblighi amministrativi relativi alla Camera di Commercio.

Per usufruire del regime delle nuove iniziative produttive è necessario essere in possesso di tutti i requisiti necessari per l’adesione al regime dei nuovi minimi, ai quali si aggiunge il limite di 30.987,41 euro per i compensi derivanti da attività di prestazione di servizi e di 61.974,83 euro  se si tratta di attività industriali o commerciali.

► Chi può avvalersi del regime dei minimi per l’apertura di una Partita Iva?

Non è prevista ritenuta d’acconto, ma chi sceglie il regime delle nuove attività produttive, differentemente da quanto accade per il regime dei minimi, ha l’obbligo di conservare i documenti contabili e di fatturare le operazioni attive.