Chi può avvalersi del regime dei minimi per l’apertura di una Partita Iva?

 Sempre più spesso le aziende richiedono ai giovani il possesso di una Partita Iva. In questo modo le aziende non hanno particolari carichi fiscali, in quanto questi sono riversati sul lavoratore stesso che dovrà provvedere al pagamento delle tasse e delle imposte relative ai redditi percepiti, alla previdenza e alle varie addizionali regionali.

► Come si apre la Partita Iva?

Con una normale Partita Iva queste imposizioni fiscali sono piuttosto proibitive, soprattutto per chi si accinge a iniziare una nuova attività: per questo è stato studiato il regime dei minimi – trasformatosi nel 2011 in regime dei nuovi minimi – che prevede una minore imposizione fiscale e meno oneri burocratici.

La Partita Iva con il regime dei nuovi minimi (scelta che deve essere indicata nella compilazione del modello AA9/11 necessario per l’apertura della stessa) è destinata a nuovi imprenditori, giovani e lavoratori in mobilità che hanno aperto un’impresa o un’attività autonoma a partire dall’1 gennaio del 2012, ma per potersi avvalere dei suoi benefici è necessario essere in possesso anche dei seguenti requisiti:

1. Età non superiore ai 35 anni;

2. Non aver esercitato attività artistiche o professionali nei tre anni precedenti;

3. L’attività per la quale si apre la Partita Iva con il regime dei minimi non deve essere la prosecuzione dell’attività svolta precedentemente;

4. Il compenso percepito nell’anno precedente all’apertura della Partita Iva non deve essere superiore ai 30.000 euro.

Il regime dei minimi vale per cinque dalla prima richiesta ed è rinnovabile fino al compimento del 35° anno di età.

► Come funziona il regime delle nuove iniziative produttive per l’apertura di una Partita Iva?

Va ricordato, inoltre, che chi decide di aprire una Partita Iva con il regime dei nuovi minimi non è sottoposto alla registrazione e alla tenuta scritture contabili per imposte dirette ed è anche esonerato dal versamento e dagli obblighi IVA.

Come si apre la Partita Iva?

 In questo periodo di disoccupazione alle stelle, molti aspiranti lavoratori decidono di cambiar la loro situazione mettendosi in proprio. Per farlo è necessario l’apertura di una Partita Iva, che ci identifichi come lavoratori autonomi o come imprenditori individuali.

► Chi può avvalersi del regime dei minimi per l’apertura di una Partita Iva?

È da questa differenziazione che si parte per iniziare le procedure di apertura della Partita Iva, quindi cerchiamo di capire qual è la differenza tra le due situazioni: il lavoratore autonomo è un libero professionista, che può essere iscritto ad uno specifico albo o meno, che lavora in proprio per diversi committenti; se, invece, ci si vuole dedicare ad attività come artigianato o commercio si è classificati come imprenditori individuali.

Nel caso di apertura di Partita Iva per lavoratori autonomi è necessario provvedere alla compilazione del Modello AA9/11 che si può scaricare, con le relative indicazioni per la sua corretta compilazione, dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

Una volta compilato, il Modello AA9/11 deve essere inviato all’Inps, anche per via telematica, dal lavoratore stesso o da un intermediario abilitato.

► Come funziona il regime delle nuove iniziative produttive per l’apertura di una Partita Iva?

Se invece la nostra attività risulta essere nel campo dell’artigiano o del commercio e quindi si è classificati come imprenditori individuali, si ha l’obbligo di iscrizione al registro delle imprese e l’apertura della Partita Iva dovrà essere fatta alla camera di commercio.

Le scadenze fiscali del prossimo autunno

 Imu rinviata. Aumento dell’Iva rinviato. Prorogate le scadenze per il pagamento delle tasse relative ai redditi percepiti nello scorso anno.

Ma si tratta di rinvii, non di cancellazioni e, quindi, il conto prima o poi arriva. Passata l’estate, infatti, come sottolinea la CGIA di Mestre, dovremmo essere pronti a mettere mano al conto in banca per provvedere al pagamento di tutte le tasse e le imposte che fino adesso non abbiamo pagato.

 Rinviato l’aumento dell’IVA

Secondo la CGIA l’autunno 2013 si preannuncia particolarmente ricco di scadenze: 24 in tutto, tutte concentrate tra ottobre e dicembre, senza distinzione tra contribuenti privati ed imprese.

Le scadenze fiscali dell’autunno 2013

Il I ottobre 2013 scatterà l’aumento dell’Iva – inizialmente previsto per il I luglio – che passerà dal 21% al 22% con conseguenti aumenti su molti generi di largo consumo e anche sulle altre imposte.

Il 16 ottobre, invece, chi ha dei capitali investiti dovrà pagare la prima rata della Tobin Tax, pagamento che interessa anche l’acconto del 110% delle ritenute sugli interessi di conti correnti e depositi.

A gravare su questa situazione ci sono anche l’aumento previsto per gli acconti fiscali di Irpef (dal 99 al 100%) e Irap(dal 100 al 101% ma solo per l’anno 2013). Per le persone fisiche e le società di persone l’Irap l’acconto Irap sarà pagato al 100%, mentre chi è soggetto ad Ires il 101%.

► Possibili aumenti per Irpef, Ires e Irap entro fine anno

Poi la CGIA di Mestre evidenzia le difficoltà che potrebbe nascere per l’Imu e la Tares, sulle quali il Governo sta ancora lavorando.

Calendario delle scadenze per il pagamento delle imposte relative all’Unico 2013

 Il 31 maggio il Governo ha annunciato una proroga per quanto riguarda le scadenze relative alla presentazione dei modelli per la dichiarazione dei redditi, sia, quindi, per il modello 730 che per il modello Unico.

► Proroga ufficiale per il Modello Unico 2013

Lo slittamento delle scadenze si è reso necessario dopo la cancellazione del pagamento della prima rata dell’Imu che ha creato parecchi problemi ai Caf e ai contribuenti stessi, soprattutto per coloro che avevano già effettuato il pagamento.

Per l’Unico si è trattato di una doppia proroga che ha previsto uno slittamento all’8 luglio del pagamento delle somme dovute a saldo e a titolo di primo acconto (senza maggiorazione) e al 9 luglio la scadenza per i versamenti a titolo di interesse corrispettivo, per i quali, però, è stata prevista una maggiorazione dello 0,40%.

Queste somme possono essere pagate sia in un’unica soluzione che a rate. Se si sceglie il pagamento rateizzato, che non per forza deve riguardare tutte imposte risultanti dal Modello Unico 2013, il termine di pagamento dell’importo totale slitta al mese di novembre e l’importo è soggetto ad una maggiorazione per interessi pari al 4% annuo.

► Detrazioni per spese mediche nell’Unico PF

Inoltre, sono previste delle differenze per il pagamento delle imposte per i soggetti che possiedono una partita Iva o per coloro che non ne hanno. Vediamole nel dettaglio.

Il calendario della scadenze per il pagamento delle rate delle imposte relativo all’Unico 2013

Titolari di partita Iva

I rata – scadenza 8 luglio – nessun interesse

II rata – scadenza 16 luglio – interessi 0,09%

III rata – scadenza 20 agosto – interessi 0,42%

IV rata – scadenza 16 settembre – interessi 0,75%

V rata – scadenza16 ottobre – interessi 1,08%

VI rata – scadenza 18 novembre – interessi 1,08%

Soggetti non in possesso di partita Iva

I rata – scadenza 8 luglio – nessun interesse

II rata – scadenza 31 luglio – interessi 0,24%

III rata – scadenza 2 settembre – interessi 0,57%

IV rata – scadenza 30 settembre – interessi 0,90%

V rata – scadenza 31 ottobre – interessi 1,23%

VI rata – scadenza 2 dicembre – interessi 1,56%

Ricordiamo inoltre che il pagamento delle rate delle imposte derivanti dal Modello Unico 2013 (quindi riferito all’anno di imposta 2012) devono essere effettuati con il modello F24 con i seguenti codici tributo:

1668 per le imposte erariali (IRPEF, IRES, IVA, cedolare secca);

3805 per i tributi regionali (addizionale regionale all’IRPEF, IRAP);

3857 per i tributi locali (addizionale comunale all’IRPEF).

Upim cerca allievi direttori

 Upim, acronimo di Unico Prezzo Italiano Milano, è catena di grandi magazzini di fascia medio alta appartenente al gruppo Coin dal 2010. Sul territorio italiano si contano più di 100 punti vendita con il marchio Upim, all’interno dei quali è possibile trovare abbigliamento, accessori, profumeria e tantissimi altri articoli per tutta la famiglia.

Da poco Upim ha rinnovato la sua immagine, ispirandosi ad un nuovo concetto per le sue linee che richiama uno spirito pop e giovane, attento alle esigenze e ai gusti della fascia più giovane della popolazione. Si tratta di una grande azienda in continuo rinnovamento: per questo le offerte di lavoro per i nuovi allievi direttori di negozio sono riservate a candidati con età compresa tra i 22 e i 30 anni, anche senza alcuna precedente esperienza nel ruolo.

Infatti, per i futuri direttori dei suoi punti vendita, la Upim prevede un contratto iniziale a tempo determinato della durata di 18 mesi durante il quale i candidati selezionati saranno inseriti in un programma di formazione in aula e on the job per preparare al meglio i candidati alla gestione in autonomia del punto vendita che gli sarà successivamente affidato.

I requisiti richiesti per la candidatura per allievi direttori di negozio di Upim sono, oltre all’età compresa tra i 22 e i 30 anni, la conoscenza della lingua inglese e la possibilità a spostamenti su tutto il terriotorio nazionale.

Se vi riconoscete in  questo profilo collegatevi alla pagina Lavora con Noi del sito della Upim e registrate il vostro curriculum vitae.

 

Globo assume

 Nata a Giulianova Marche nel 1978 come negozio di calzature. Globo è riuscita negli anni ad allargare il suo business fino a divenire un punto di riferimento per l’acquisto di abbigliamento, calzature, accessori e valigeria per tutta la famiglia.

All’interno dei punti vendita Globo – circa 50 in Italia, per un totale di oltre 1000 dipendenti – si può trovare davvero tutto ciò che serve per le necessità delle famiglie, con le migliori marche disponibili a prezzi molto competitivi.

Grazie a questa sua caratteristica, Globo è in continua espansione e in questo momento è alla ricerca di nuovo personale da inserire nei punti vendita già presenti sul territorio che in quelli di nuova apertura.

Le selezioni del personale adesso sono concentrate per le regioni del Centro e del Sud Italia, zone dove Globo sta espandendo la sua attività. Tantissimi i profili parti, le cui selezioni sono accessibili sia a persone con che senza esperienza.

Le offerte di lavoro di Globo

Addetti casse e reparti, per i punti vendita di nuova aperture a Taranto, Barletta, Cagliari e Roma;
Responsabili punto vendita, per i punti vendita di nuova aperture a Taranto, Barletta e Bari;
Responsabile reparto, per Bari;
Magazziniere, per Bari;
Laureato per analisi di gestione, per il punto vendita di Corropoli (TE);
Ragioniere, per il punto vendita di Corropoli (TE).

Per avere tutte le informazioni circa i requisiti richiesti da Globo per partecipare alle selezioni di nuovo personale e eper l’invio della propria candidatura, consultare il sito della grande catena alla pagina Lavora con noi.

 

 

Gli assegni per il nucleo familiare: la composizione del nucleo

 Per tutti coloro che fossero interessati a conoscere meglio la normativa vigente in materia di assegni per il nucleo familiare in alcuni post pubblicati in precedenza ci siamo già occupati di due specifici argomenti: abbiamo infatti visto in che cosa consistono gli  assegni familiari

Gli assegni per il nucleo familiare: come presentare la domanda

 In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che cosa si intende comunemente per assegni familiari o per assegni per il nucleo familiare – ANF. Si tratta, in breve, di prestazioni sociali in denaro erogate dall’ INPS, l’ Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, per sostenere le famiglie più deboli, che siano a carico di lavoratori dipendenti o assimilati a basso reddito.

Che cosa sono gli assegni familiari – ANF

 In questo e nei successivi post cercheremo di fornire un approfondimento su una realtà che ogni lavoratore dipendente o assimilato potrebbe voler conoscere meglio: quella degli assegni familiari.

La BCE continuerà a sostenere l’ economia

 Nonostante gli ammonimenti presentati nei giorni scorsi dai vertici del Fondo Monetario Internazionale – FMI – che aveva richiamato l’ attenzione delle banche centrali sull’ impossibilità di continuare a sostenere all’ infinito l’ economia dei paesi copliti dalla crisi attraverso delle misure straordinarie di politica monetaria, il presidente della BCE Mario Draghi ha confermato nelle scorse ore l’ intenzione di continuare proprio su questa strada.